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Roma, inaugurato dal sindaco Gualtieri il nuovo vigneto nel Parco di San Sisto

Il vigneto, che si estende su una superficie di circa 1.400 mq., si inserisce nel progetto Roma Mater Vinorum nato da un accordo di collaborazione con l’Associazione internazionale Iter Vitis riconosciuta dal Consiglio d’Europa, che ha, anzitutto, individuato le 7 specie storiche autoctone

printDi :: 29 settembre 2025 15:37
vigneto grappoli foto pixabay

vigneto grappoli foto pixabay

(AGR)  Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi hanno inaugurato questa mattina il nuovo vigneto realizzato nel Parco di San Sisto, alle pendici di Villa Celimontana.

Alla cerimonia erano presenti il presidente del CNEL Renato Brunetta, Emanuela Panke presidente dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa Iter Vitis, Ernesto Di Rienzo professore di antropologia dell’Università di Tor Vergata e i dirigenti scolastici degli Istituti Tecnici Agrari “Emilio Sereni” e “Giuseppe Garibaldi” Patrizia Marini e Andrea Pontarelli.
Il vigneto, che si estende su una superficie di circa 1.400 mq., si inserisce nel progetto Roma Mater Vinorum nato da un accordo di collaborazione con l’Associazione internazionale Iter Vitis riconosciuta dal Consiglio d’Europa, che ha, anzitutto, individuato le 7 specie storiche autoctone delle oltre 1.000 barbatelle utilizzate per l’impianto: Bellone, Nero Buono di Cori, Cesanese, Moscato di Terracina, Mammolo, Abbuoto e Malvasìa Puntinata. Si tratta delle specie di vitigni, infatti che costituivano i vigneti della Roma antica e che coprivano larga parte dell’area del Palatino, dell’Aventino e di quella poi divenuta dei Fori Imperiali.

 
Il vigneto di San Sisto, oltre ad avere una vocazione culturale, costituisce anche un presidio ambientale grazie alla collaborazione con la startup Citiculture che ha installato sui filari sensori climatici, alimentati da pannelli fotovoltaici, che consentono il rilevamento della temperatura e dell’umidità, della pressione atmosferica, dell’intensità dell’irraggiamento solare e della presenza di inquinanti come il particolato fine PM 2,5 e PM10. Tutte le informazioni sulle caratteristiche vegetazionali e ambientali sono illustrate da appositi pannelli didattici allestiti attorno al vigneto.

“Con l’inaugurazione del vigneto urbano di oggi entriamo nel vivo del progetto Roma Mater Vinorum e questo ci riempie di orgoglio. Quello di oggi è un altro tassello per il recupero di una dimensione fondamentale di Roma, legata alla terra, al cibo e all'agricoltura. È un’idea che replichiamo anche in altri ambiti e, se da un lato estendiamo quantitativamente la porzione di territorio destinata all'agricoltura, dall’altro inneschiamo processi di riqualificazione urbana", ha dichiarato il Sindaco Gualtieri.

“La realizzazione del vigneto di San Sisto apre un nuovo capitolo della viticoltura a Roma. Il vigneto, infatti, ha, un grande valore culturale poiché restituisce l’immagine di una città dove storicamente la coltivazione dell’uva occupava larga parte del suo territorio e, allo stesso tempo, rappresenta un esempio concreto di come la viticoltura urbana possa dialogare con il mondo della ricerca”, ha dichiarato l’Assessora Sabrina Alfonsi.

“L’impianto di San Sisto costituisce un autentico laboratorio ambientale a cielo aperto, capace di fornire preziosi dati climatici sulla qualità dell’aria e di svolgere un importante funzione di mitigazione climatica, assorbendo anidride carbonica, abbassando le temperature e favorendo la biodiversità e la presenza degli insetti impollinatori. Grazie al progetto Roma Mater Vinorum, premiato nell’ottobre 2024 come miglior progetto europeo di valorizzazione della cultura del vino e della vite, è stato avviato un lavoro che porterà alla realizzazione di diversi vigneti urbani in siti storici che costituiranno un vero e propria rete di itinerari culturali alternativi agli usuali percorsi turistici e, insieme, preziosi presidi ambientali e storico-didattici” ha concluso la Alfonsi.

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