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L'enigma del PD, la sua identità a sinistra e..... l'altro

Il problema e' che la sinistra e' alla ricerca di una sua identita' e l'identita' si definisce solo e unicamente nel riconoscimento dell'Altro e del diverso. Solo cosi' si fa una opposizione di cui ha bisogno il paese. Lo capiranno e soprattutto lo capira' la nuova segretaria del PD Elly Schlein ?

printDi :: 11 marzo 2023 17:54
L'enigma del PD, la sua identità a sinistra e..... l'altro

(AGR) di Ruggero Cametti

Era il 1981, avevo circa trentanni ed ero un consigliere della Democrazia Cristiana nella circoscrizione romana che si affaccia sul mare. In quei tempi la politica era diversa, viveva tra la gente , negli ambiti lavorativi e nelle botteghe dei negozi. La composizione del consiglio era variegata. La DC era all'opposizione. La maggioranza era in mano al PC che aveva espresso un presidente proveniente , come altri consiglieri del suo partito, dalla scuola delle Frattocchie.

 
La “scuola centrale quadri Aleksandrovič Ždanov -politico sovietico-” (solo nel 1973 diventera' Istituto Togliatti) , conosciuta da tutti come la scuole delle “Frattocchie” dal nome della località dove l'istituto sorgeva ,era nata nel 1955 per coltivare il senso dell’impegno, della passione, dell’esercizio allo studio di una classe dirigente politica.

Le lezioni erano condotte da Togliatti, Longo, Ingrao, Macaluso, Gruppi, Caracciolo, e gli allievi sarebbero poi diventati uomini chiave nelle amministrazioni locali. Dopo la scelta di Occhetto , la scuola termino' di esistere nel 1996.

Questo preambolo per dirvi che gli uomini del PC erano motivati e preparati e a volte cari amici.

Il dibattito in aula era sempre serrato, incalzante e concitato. In uno di questi accalorati dibattiti mi trovai a contrastare ,da capogruppo del mio partito ,il capogruppo e altri consiglieri del PC. La questione era dirimente, ma a prescindere dalle posizioni di parte, quello che mi colpiva era la rabbia , l'acidita', la bile , l'astio che trasparivano dalle parole e rendevano il confronto assurdo e paradossale . “ Avete la bava alla bocca! Cosi' non si va da nessuna parte.” risposi allora.

Non stavamo comunicando ma meta-comunicando. Il problema per loro non era la mia persona o quello che stavo dicendo ma il fatto di essere “altro”da loro. Cio' che bloccava il dibattito era la difficolta' che molti provavano nel riconoscere l'alterita' che era in me. Erano incapaci di accettare e riconoscere “l'altro da loro”. Per questo erano furiosi.

L'alterita' e'un concetto a lungo studiato da molti filosofi, deriva dal latino alter(diverso) , indica la differenza tra due entita' ed e' l'opposto di identita'.Il mancato riconoscimento dell'alterita' sta alla base dell'Olocausto, della sterminio degli indios, dei curdi, degli ucraini ...ha quasi del psicopatologico e sembra caratterizzare in modo particolare la sinistra odierna.

Anche oggi , proprio nella tragedia di Cutro, e nei commenti dei soliti politici, opinionisti, giornalisti e giornaloni , ho ripetuto tra me e me “Hanno la bava alla bocca”.”Non c'e' proprio speranza!”

“Strage di Stato”, in questa frase il conflitto con l'alterita' traspare in tutta la sua evidenza. Non riconoscere l'alterita' ci porta a pensieri distruttivi, violenti,aggressivi (pensiamo alle teste di Meloni e Piantedosi a testa in giu').Ci porta a manifestazioni bellicose e a interviste rabbiose e inconcludenti. Contribuisce – strumentalizzando il disagio socioeconomico esistente- alla rinascita del terrorismo anarchico.

La motivazione di taluni comportamenti sta nell'aver perso le politiche e le regionali .Non potendo piu' entrare dalla porta principale (e lo hanno fatto per anni senza avere il consenso popolare) ,cercano di passare dalla finestra attraverso i loro cavalli di battaglia :l'antifascismo militante, la richiesta ossessiva di inchieste e dimissioni, il riconoscimento dei diritti del mondo LGBT+, lo ius soli ai migranti e il bailamme di accompagnamento.

Senza minimamente accettare il fatto che non esiste un pericolo fascista, che la magistratura come indaga sul Qatargate indaga sugli omessi aiuti ( ai migranti morti tragicamente a Cutro o sul gli errori commesi per il covid., che nessuno ad eccezione di frasi propagandistiche utili agli “allocchi e alle Vispe Terese” televisive ( a cui accenna Paragone nei suoi articoli)e' seriamente contrario al riconoscimento dei diritti di chicchessia.

Se non si riconosce e accetta l'altro,e si passa il tempo a demonizzare, colpevolizzare, disconfermare l'avversario, come possono comprendere tutto cio'?

Il problema e' che la sinistra e' alla ricerca di una sua identita' e l'identita' si definisce solo e unicamente nel riconoscimento dell'Altro e dell'alterita'. Solo cosi' si fa una opposizione di cui ha bisogno il paese. Lo capiranno e soprattutto lo capira' la nuova segretaria del PD Elly Schlein ?

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

foto archivio AGR

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