Il bambù gigante alleato dell’ambiente: un ettaro compensa le emissioni annuali di CO2 di circa 40 persone
Un bambuseto di un ettaro, che comprende circa 1200 piante madri di bambù che diventano circa 30.000 canne nel bambuseto adulto, preleva annualmente dall’atmosfera una quantità di anidride carbonica 36 volte maggiore rispetto ad un bosco


(AGR) Con oltre 30 milioni di ettari sparsi in tutto il mondo, il bambù si sta rivelando una preziosa risorsa naturale, sia in termini economici che in termini ambientali e di produzione di biomassa. Un ettaro di piantagione di bambù, se ben gestito, può generare più di 300 tonnellate di biomassa all’anno e, quindi, è considerato uno strumento estremamente efficace per il sequestro del carbonio.
I vantaggi del bambù sono tantissimi, e ancora sconosciuti ai più. A fare il punto sulla tematica ci ha pensato Forever Bambù (https://www.foreverbambu.com/lp-fb27/), realtà impegnata nella piantumazione del bambù gigante, mediante l’agricoltura biodinamica e simbiotica, a fini industriali, alimentari ed energetici.
Nei primi otto anni di crescita - ovvero da quando il bambù viene piantato a quando diventa completamente adulto e si espande fino alle 25 canne - si parla di un assorbimento di 1071 kg (divisi in 107 kg assorbiti dai rami e dalle foglie, 581 kg dai culmi, ovvero le canne, e 303 kg da radici e rizomi, i fusti sotterranei). Nella configurazione adulta, una pianta madre gestita secondo i criteri Forever Bambù, assorbe ogni anno 229,4 kg di CO2.
Una pianta di bambù gigante moso (tra le varietà di bambù più apprezzate per la sua versatilità), all’interno di un bambuseto gestito da Forever Bambù,in tutta la sua vita, può assorbire dunque fino a 21.105 kg di CO2 grazie ai rami, alle foglie e ai culmi.
Un bambuseto Forever Bambù di un ettaro (che comprende circa 1200 piante madri di bambù che diventano circa 30.000 canne nel bambuseto adulto) preleva annualmente dall’atmosfera una quantità di anidride carbonica 36 volte maggiore rispetto ad un bosco misto di conifere e latifoglie (si parla quindi di 275 tonnellate di CO2 all’anno contro le 7,74 tonnellate di un bosco misto).