Guardia di Finanza Prato: operazione “fake fashion” - ricostruita la filiera del falso
Sequestrati oltre 335.000 articoli con marchi contraffatti oltre che 1.700 prodotti “non sicuri”


Guardia di Finanza - Comando regionale Guardia di Finanza Prato: operazione “fake fashion” - ricostruita la filiera del falso
(AGR) La Guardia di Finanza di Prato, nell’ambito della quotidiana attività a contrasto dell’illegalità economica nel territorio della provincia, ha concluso in questi giorni un’importante operazione di servizio nel settore della contraffazione.
I Finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo, in virtù di appostamenti, servizi di osservazione e pedinamento, hanno dapprima individuato un “Pronto Moda” ubicato nella zona industriale del “Macrolotto”, sospettato della produzione e del commercio di marchi illecitamente riprodotti.
Il prosieguo dell'attività info-investigativa ha permesso, risalendo la “filiera”, di individuare - sempre in area “Macrolotto” - due stamperie intervenute nella produzione della merce illecita.
All’interno della prima, è stata individuata una vera e propria catena produttiva di trasformazione degli anonimi rotoli di stoffa in prodotti finiti recanti marchi riconducibili a numerosissime aziende di fama internazionale, ovviamente senza alcuna autorizzazione.
Un’attività di tipo “tradizionale” con l’utilizzo, per la stampa del tessuto, dei classici “cilindri/cliché” con le effigi di note griffe: ben 53 quelli individuati e sottoposti a sequestro dai Finanzieri unitamente a 1.850 metri lineari di tessuto già stampato e pronto per le successive fasi di trasformazione nel prodotto finito destinato alla vendita.
La seconda stamperia è invece risultata dotata di attrezzature più moderne, di tipo “digitale”, destinate comunque alla medesima attività di illecita riproduzione.
Qui sono stati sequestrati oltre 317.200 loghi per maglie e 17.000 loghi per mascherine, già stampati su carta transfer e pronti per essere impressi sul tessuto. Louis Vuitton, Yves Saint Laurent, Christian Dior, Burberry, Desigual, Burberry, Chanel, Walt Disney, Tous, Amenstyle, Missoni, Marvel e Harmont & Blaine, i marchi maggiormente riprodotti.
Posta in vendita la merce sequestrata avrebbe consentito ricavi per circa 1.700.000 Euro.
Anche i macchinari utilizzati nella fase produttiva (8 plotter e 5 personal computer), il cui valore si aggira invece sui 245.000 Euro, sono stati posti sotto sequestro.
Al termine delle operazioni, i tre responsabili delle attività sottoposte a controllo - tutti di origine cinese - sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria.
Negli stessi giorni i Finanzieri sono intervenuti presso un negozio che commercia materiale elettrico, rinvenendo e sottoponendo a sequestro circa 1.700 articoli non rispondenti alla normativa vigente in materia di sicurezza prodotti in quanto privi delle obbligatorie istruzioni in lingua italiana; si tratta di robot per cucina, trasformatori, radiosveglie, tv-box, modem, decoder tv, conta banconote e termoventilatori.
Il responsabile dell’esercizio pubblico, anch’egli di origine cinese, è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.
11/02/2021 11.47
Guardia di Finanza - Comando regionale
Foto da comunicato
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