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Accolti al Rifugio 10 dei 71 cani provenienti dalla struttura abusiva sequestrata a Molazzana

Sono arrivati da pochi giorni a Prato, impauriti e con piaghe infette per la rogna e l'incuria: per loro subito un posto adeguato e pulito, cure veterinarie e cibo, in attesa di un'adozione

printDi :: 09 agosto 2021 15:51
Canile comunale del Rifugio

Canile comunale del Rifugio

(AGR) Impauriti, con le piaghe vive​ della rogna, della sporcizia e dell'incuria. Sono arrivati così al canile comunale del Rifugio 10 dei 71 cani - all'inizio erano 61 ma nel frattempo sono nate due cucciolate - ​ provenienti dalla struttura abusiva​ sequestrata a maggio dai Carabinieri forestali a Molazzana, piccolo Comune della Garfagnana con​ poco più di 1000 abitanti​ , che si è trovato ad affrontare un problema a cui non poteva rispondere contando sulle proprie forze economiche: il proprietario degli animali (alcuni hanno chip, altri no) è stato denunciato penalmente, ma essendo nullatenente la giurisprudenza​ in materia in caso di impossibilità economica del privato dispone​ l’assunzione delle spese in carico all’ente pubblico comunale.​ ​ Da qui la richiesta di aiuto del sindaco Andrea Talani al​ presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, che si è subito attivato lanciando un appello ai Comuni per accogliere gli amici a quattro zampe dandogli un posto adeguato in cui stare.​ La risposta non si è fatta attendere e i cani sono​ stati divisi tra​ Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto, Arezzo e Prato: alcuni di loro sono ricoverati in cliniche veterinarie per​ le sverminazioni e curare soprattutto ferite e piaghe provocate dalla rogna.​

Stamani il sindaco Matteo Biffoni e l'assessore ai Diritti degli Animali e Città curata Cristina Sanzò si sono recati in visita al canile comunale Il Rifugio per vedere i nuovi arrivati: "Questo è un esempio tipico di come gli Enti locali si muovano in aiuto di un altro ente locale gravato da un problema imprevedibile e che non può risolvere da solo e lo fanno per buona volontà, non per obbligo - ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni - Si è creato un corto circuito tra le competenze e le normative​ in cui​ le prime e indifese vittime sono questi cani sfortunati, sarebbe necessario per questo un intervento di livello superiore, regionale o statale, per risolvere situazioni come questa. Il Comune di Prato è potuto intervenire grazie al grande lavoro fatto dall'assessorato alla Città curata e da tutto il personale del canile del Rifugio, che ogni giorno fornisce cure e cibo a questi animali. "Ci siamo attivati subito per raccogliere l'appello del sindaco di Molazzana e del presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni - ha aggiunto l'assessore Cristina Sanzò - Un gesto di civiltà​ reso possibile anche grazie al grande lavoro che quotidianamente svolge la struttura del Rifugio, con la sua rete di volontari. Adesso i cani​ hanno un posto adeguato in cui stare ed essere curati ed aspettano una famiglia che li adotti. Invitiamo quindi i pratesi a fare una passeggiata al Calice per venirli a conoscere!". A questo proposito dall'inizio dell'anno sono già stati adottati 50 cani, di cui 14 solo tra luglio e agosto, come sottolinea la presidente dell'associazione Onlus Qua La Zampa Patrizia Nocerino che gestisce Il Rifugio, un numero che permette di tenere costante quello degli ospiti, circa 50.​

Foto da comunicato

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