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Libertà di religione sul lavoro

print17 gennaio 2013 16:38
(AGR) a Corte Europea> dei Diritti dell’Uomo, organo del Consiglio d’Europa, ha condannato il Regno Unito per violazione dell’art. 9 della CEDU (Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo). Nadia Eweida, dipendente della British Airways, era stata sospesa dal servizio perché chiedeva di lavorare indossando una piccola croce al collo. I tribunali del Regno Unito avevano ritenuto che ciò non costituisse una violazione della libertà religiosa ma la Corte di Strasburgo ha espresso un avviso opposto.

L’Associazione “Giuseppe Dossetti: i Valori” (www.dossetti.it) è stata ammessa – unica realtà italiana – a presentare in giudizio proprie osservazioni sul caso. Con il patrocinio dell’avvocato Mattia Ferrero, coordinatore dell’Osservatorio per la tolleranza e la libertà religiosa della medesima Associazione nonché dottore di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è stato evidenziato che indossare simboli religiosi è espressione della libertà religiosa di ciascuno da riconoscere anche sul luogo di lavoro; libertà che lo Stato ha il dovere di far rispettare anche ai privati.

In accoglimento di queste argomentazioni, i giudici di Strasburgo per la prima volta in 50 anni di attività hanno condannato il Regno Unito per violazione della libertà religiosa.

Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa dalla Presidente dell’Associazione Dossetti, Professoressa Ombretta Fumagalli Carulli (che è anche docente di Diritto ecclesiastico alla Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttore dell’Istituto Giuridico del medesimo Ateneo) con la seguente dichiarazione:"Questa sentenza è la prova che anche uno Stato come il Regno Unito, che vanta una lunghissima tradizione di tutela dei diritti fondamentali, non è immune da violazioni della libertà religiosa. Bisogna poi sottolineare come la vittima di tale violazione sia una copta cristiana. Si conferma quindi come i Cristiani siano vittime di discriminazione anche nelle democrazie occidentali, nonostante il cristianesimo sia la religione maggioritaria".

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