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La "Scala dei Turchi" torna fruibile al pubblico, accordo tra il comune di Realmonte, Parco archeologico e Regione Sicilia

la Scala dei Turchi, la bellissima falesia a picco sul mare, meta di turisti e naturalisti di tutto il mondo è ancora oggi oggetto di diatribe amministrative e legali tra soggetti pubblici e privati. Da questa estate però si intravede uno spiraglio, resta interdetta solo la proprietà privata

printDi :: 03 giugno 2023 16:48
La Scala dei Turchi Agrigento foto Roberto Di Prima

La Scala dei Turchi Agrigento foto Roberto Di Prima

(AGR) di Roberto Di Prima

Il sito geologico, nel comune di Realmonte (Agrigento), candidato a diventare Patrimonio mondiale dell’UNESCO ritorna fruibile al grande pubblico. Candidata a diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la Scala dei Turchi, la bellissima falesia a picco sul mare, meta di turisti e naturalisti di tutto il mondo è ancora oggi oggetto di diatribe amministrative e legali tra soggetti pubblici e privati che non consentono la piena fruibilità da parte dei turisti; al momento è possibile ammirarla soltanto dalle alture circostanti o dal mare.

 
La straordinaria bellezza e la sua imponenza evocano suggestioni difficilmente vivibili altrove. Da una parte il Parco Archeologico della Valle dei Templi, la Regione Siciliana e il Comune di Realmonte, dall’altra Ferdinando Sciabarrà proprietario storico, come da visure catastali, di una parte del sito geologico, hanno dato vita negli anni a un contenzioso legale in parte ancora irrisolto.Tra annunciati accordi e proclami pubblici sul destino della Scala dei Turchi, a tutt’oggi comunque, non sembrerebbero del tutto chiari i contorni della vicenda, più offuscati quelli che riguardano la querelle per la gestione del sito e di conseguenza la relativa fruizione da parte dei visitatori.

A onor del vero la vicenda, al centro di interessi giornalistici sia locali che nazionali, va ridimensionata e riportata nei confini di un’azione attenta e cauta da parte degli enti coinvolti secondo cui il progetto deve, in primo luogo, prevedere strumenti di impedimento agli assalti all’area da parte di malintenzionati ( come già avvenuto nel gennaio del 2022) e, a seguire, la creazione di servizi per una fruizione sostenibile del sito, a prescindere dal percorso legale della diatriba con la proprietà privata.

A chiarire ulteriormente la vicenda sono intervenuti, nei giorni scorsi, il sindaco di Realmonte Sabrina Lattuca e il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta. Il sindaco di Realmonte Agricento, comune su cui insiste il sito geologico, ha rilasciato una dichiarazione su Agrigentonotizie.it, secondo cui l’obiettivo finale è quello di fornire servizi e preservare la Scala dei Turchi solo per quella parte all’interno del perimetro che delimita l’area demaniale e non per quella privata. Il sindaco, nelle more di una definizione legale della vicenda con la proprietà privata, ha poi dichiarato: “La Giunta comunale nei giorni scorsi ha deliberato uno schema di convenzione con il Parco Archeologico, al vaglio del Consiglio comunale e, rispetto al quale, abbiamo registrato la piena disponibilità da parte dell'Assessorato Regionale ai Beni Culturali e del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, per la gestione dell''area fruibile della Scala dei Turchi, cioè quella demaniale. Schema di convenzione all’interno del quale è anche prevista la realizzazione di una passerella per consentire l'accesso. Il Parco Archeologico della Valle dei Templi potrebbe rendersi disponibile a sostenere i costi per la costruzione della passerella insieme a quelli per dotare l'area dei servizi necessari, a partire da un infopoint turistico”. Pertanto, in questa fase sembra chiara l’esclusione di ogni valutazione sull'area privata, e per l’aspetto legale e per una valutazione di messa in sicurezza dell’area non demaniale.

Il Sindaco Lattuca ha concluso, aggiungendo:”il nostro progetto era ed è quello di coinvolgere il Parco Archeologico e in prospettiva anche altri enti pubblici e privati nella gestione delle aree disponibili ad oggi per creare un percorso di fruizione unica anche con la Villa Romana, che è stata adesso restituita al pubblico. Obiettivo primario per il Comune, al momento, è soprattutto poter dotare l'area di servizi e di un presidio costante di vigilanza che eviti rischi a persone o cose".

A sostegno di quanto dchiarato dal sindaco di Realmonte c’è un’altra dichiarazione da parte del direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta il quale conferma l’interesse del Parco Archeologico al progetto per la parte demaniale del sito geologico: "la proposta di gestire il sito, attraverso un ingresso contingentato e controllato, che metta fine a un uso improprio della Scala dei Turchi, dichiara il direttore, è stata accolta favorevolmente dal Parco, in sinergia con l’Assessore Regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato. Abbiamo subito preso in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto unico con un percorso congiunto di visita guidata da Villa Romana alla Scala dei Turchi. L’idea è quella di offrire ai visitatori di tutto il mondo una parte considerevole delle bellezze di Agrigento attraverso un accordo che rispetti vincoli, limiti e possibilità. Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ha chiarito Sciarratta, ci occuperemo solamente dell’area demaniale (circa 1.800 metri quadrati) che è stata delimitata con decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente, confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata da luglio scorso, in concessione decennale al Comune di Realmonte, con possibilità di rinnovo per ulteriori dieci anni".

l’Assessore Regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, intervenuto sulla questione ha dichiarato: “Questo percorso burocratico significa rispetto delle norme, delle regole e ovviamente delle proprietà altrui, passando per la tutela, valorizzazione e fruizione dei nostri beni paesaggistici. L'iter dovrà consentire un uso ragionevole del sito, una messa in sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in assoluta condivisione tra l'amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, per ottenere l'utilizzo dell'area di grande interesse culturale e paesaggistico".

E dunque facciamo il punto: c’è uno schema di convenzione, che riguarda solamente la gestione della area demaniale, tra il comune di Realmonte, il Parco Archeologico della Valle dei Templi e la Regione Sicliana; c’è anche una parte non demaniale di proprietà di Ferdinando Sciabarrà che resterà esclusa dalla gestione pubblica.

Gocce di ottimismo sul mare cristallino che bagna la bianchissima scogliera della Scala dei Turchi. In attesa, dunque, che per la Scala dei Turchi possa ben presto arrivare il riconoscimento, come patrimonio mondiale, da parte dell’UNESCO, rimaniamo fiduciosi nella possibilità che, rimosso al più presto ogni ostacolo burocratico, turisti, appassionati di tutto il mondo possano tornare ad ammirare quella che da tanntissimi viene considerata una vera meraviglia della natura.

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La Scala dei Turchi Agrigento foto Roberto Di Prima
La Scala dei Turchi Agrigento foto Roberto Di Prima

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