Il fascino irresistibile...di Scopello, perla della riserva dello Zingaro
Dal latino scopulus e dal greco scopelos che significa scoglio e quindi Faraglioni, l’origine del nome di Scopello. Cresciuto attorno ad un antico baglio, conta poco più di un centinaio di residenti che si erge su un piccolo promontorio tra la Riserva dello Zingaro e i ”Faraglioni”
Scopello ph credit Salvatore Scardamaglia
(AGR) di Roberto Di Prima
L’ultima approdo di Ulisse prima di tornare a Itaca…Scopello. L’incantevole borgo del ‘600, nel comune di Castellammare del Golfo e a metà strada tra Trapani e Palermo, è un angolo di Sicilia da incorniciare.Poche case abitate, una piazzetta, un baglio e profumo di “pane cunzato” che si perde per le viuzze del piccolo borgo; perdersi e ritrovarsi nel suggestivo e antico borgo del 600 a ridosso della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e affacciato su un mare da sogno.
Dal latino scopulus e dal greco scopelos che significa scoglio e quindi Faraglioni, l’origine del nome del piccolo borgo di Scopello. Cresciuto attorno ad un antico baglio, conta poco più di un centinaio di residenti, il borgo di Scopello si erge su un piccolo promontorio tra la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e i ”Faraglioni”.
I primi insediamenti sul territorio risalgomo al periodo ellenistico e in seguito a quello romano.Durante il periodo normanno, negli anni '30 del XIII secolo l'imperatore Federico II di Svevia concesse la terra di Scopello in feudo alla città di Monte San Giuliano (oggi Erice). L'attuale borgata risale al XVII secolo ed è divisa in due parti: una torre normanna, un baglio, risalente al XVIII secolo, e una piazzetta con la chiesa di Santa Maria delle Grazie, diventata parrocchia dal 1961, e poche altre case.
Con Ferdinando II di Borbone l'area di Scopello, compreso l’omonimo bosco, diventa riserva reale per la caccia nel XIX secolo.Il fascino indiscutibile di Scopello è dovuto non solo alle sue antiche e nobili origini, ma soprattutto alla straordinaria bellezza del territorio e alla sua storia.La lussureggiante macchia mediterranea e il mare cristallino da cui emergono due imponenti Faraglioni che dominano il panorama. regalano ai numerosissimi turisti italiani e stranieri colori ed emozioni uniche e indimenticabili.
Ai piedi del piccolo promontorio con vista sui Faraglioni, la Tonnara di Scopello, una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia, è il luogo di maggiore attrazione sia per i turisti che vengono da terra che per quelli dal mare. La tonnara risale al XIII secolo ma divenne tale solo con la famiglia Florio alla fine del ventesimo secolo e attiva fino a una sessantina di anni fa; la sua esistenza è la testimonianza del forte legame con il mare che ha segnato la storia di questo borgo, e un po’ di tutta la Sicilia. Sulla strada poco prima di giungere al Baglio, si trova Guidaloca, una baia delimitata dal "Pizzo della Gnacara" e dalla "Puntazza", all’interno della quale si trova una grande spiaggia a forma d'arco formata da ciottoli, lunga circa 400 metri. Sulla parte ovest della baia, una torre cilindrica, risalente al XVI, secolo, fa da guardia a quel tratto di costa. Storia, cultura, buona cucina sono i punti di forza del borgo seicentesco, ma il mare è il vero Re incontrastato del territorio.
Scopello con i suoi sette chilometri di costa inclusa la Riserva dello Zingaro è meta ideale per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Le pareti rocciose, i fondali profondi, le grotte segrete sono un vero e proprio paradiso marino dove è anche possibile, tra anemoni, madrepore spugne e gorgonie, imbattersi in cernie, saraghi, dentici, ricciole e tonni e, se si è fortunati, a primavera non è raro incontrare capodogli e balene.