Agrigento, la magica "Festa del Mandorlo in fiore"
Dal 9 al 17 marzo, Agrigento, la città dei templi, ospiterà la 76^ edizione del festival internazionale del “Mandorlo in fiore”.Tra profumi e magiche atmosfere popolari Il mito del mandorlo in fiore si rinnova nella “Valle Dei Templi” di Agrigento..
Mandorli in fiore e tempio Agrigento ph credit Salvatore Scardamaglia
(AGR) di Roberto Di Prima
Sarà la 76^ edizione della Festa del “Mabdorlo in Fiore”, la 66^ edizione del festival “Internazionale del Folklore” ( 25 i gruppi partecipanti provenienti da ogni parte del mondo) e la 21^ edizione del festival Internazionale “I Bambini nel mondo”, sarà soprattutto un grande evento popolare all’insegna della fratellanza, della pace e dell’armonia tra popoli di tutto il mondo, che si terrà dal 9 al 17 Marzo prossimi nella città di Girgenti, tra profumi e colori del Mandorlo in fiore e la magia della “Valle dei Templi”.
La Sagra nata da un’idea del conte Alfonso Gaetani per far conoscere e valorizzare i prodotti tipici della tradizione siciliana, si svolse per la prima volta nel 1937 a Naro in provincia di Agrigento, proprio nel periodo in cui il famoso frutto siciliano “Il Mandorlo” esplode con i suoi colori e profumi per annunciare l’imminente arrivo della Primavera. Fu lo stesso conte Gaetani, in seguito, a volerla trasferine nella città dei Templi allo scopo di estendere a una platea maggiore la conoscenza delle più antiche tradizioni dei prodotti tipici dell’arte culinaria contadina e la loro diffusione nel territorio.
Se la presenza imponente della splendida Valle dei Templi ci ricorda inequivocabilmente quanto grande sia stato il legame della terra Sicula con la civiltà greca, la fioritura del Mandorlo ci riporta direttamente ai suoi miti e alle sue radici. Omero racconta di una storia d'amore tra Acamante e Fillide. La bella Fillide, poichè al ritorno dalla guerra di Troia tra i superstiti non c’era il suo amato Acamante, pensando che fosse caduto in battaglia, si lasciò morire. La dea Atena, scossa dalla morte di Fillide, decise di farla diventare un albero di mandorlo. Quando Acamante, tornato nella sua terra, seppe della morte della sua amata e del fatto che era diventata un Mandorlo le andò incontro e l’abbracciò, il mandorlo cominciò a fiorire come se volesse ricambiare il suo abbraccio.
Il festival accoglierà una vasta gamma di partecipanti, creando un’atmosfera vibrante e cosmopolita. Artisti locali e internazionali, musicisti, gruppi folcloristici, chef e produttori locali si uniranno per rendere l’evento un’esplosione di talento e creatività. Lo schema organizzativo ricalca in linea di massima quello degli anni precedenti, ma, come ogni anno, anche im questa edizione saranno tantissime le novità collaterali inserite nella manifestazione; oltre ai 25 gruppi folkloristici internazionali, è prevista la partecipazione di quattro bande (Spagna, Italia, Stati Uniti e Montenegro), e, dopo tanti anni di assenza, torneranno le majorettes, ci sarà l’ elezione di "Miss Primavera", una ragazza scelta tra i vari gruppi folkloristici, la premiazione del balcone fiorito più bello di Via Atenea, la via principale di Agrigento, l’assegnazione dei peemi "Gian Campione" , "Casesa", e "Criscenzo", oltre a mostre e degustazioni della mandorla in tutte le sue varianti. Dunque una settimana piena di eventi e allegria che coinvolgerà locali e turisti provenienti da tutto il mondo.
Si comincerà con una visita, al tramonto nel magico scenario della Valle dei Templi, e si proseguirà con l'accensione della "Fiaccola dell'Amicizia" davanti al Tempio della Concordia. Si chiuderà con i coloratissimi gruppi folkloristici che sfilaeranno, con i carretti siciliani e le bande musicali, dalla Città alla Valle dei Templi. A seguire, ci sarà un'esibizione artistica conclusiva ai piedi del Tempio della Concordia ed, infine, la cerimonia di assegnazione del “Tempio d'oro” da parte di una Giuria Internazionale ai gruppi che hanno danzato e cantato meglio e a coloro che hanno presentato il miglior costume tradizionale.
Il festival del “Mandorlo in Fiore”, non solo celebrerà la bellezza naturale dei fiori di mandorlo, con i suoi colori e profumi, ma regalerà un’esperienza unica e aperta a tutti i gusti e le età, in una coinvolgente sintesi di ricchezza culturale, e di tradizioni millenarie delle comunità locali della Sicilia.