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La Roma batte di misura una fortissima Fiorentina e prosegue la sua corsa verso l’Europa

ROMA-FIORENTINA 1-0

printDi :: 05 maggio 2025 15:29
ROMA-FIORENTINA 1-0

ROMA-FIORENTINA 1-0

(AGR) C’è chi alle coppe europee ci arriverà con il fiato corto, chi, invece, in splendida condizione psico-fisica, chi, infine, a metà strada tra l’una e l’altra, tra queste la Roma che, considerando le sue performance, ipotizziamo tagliare il traguardo delle trentotto giornate di campionato avendo ancora energie sufficienti. La riprova l’abbiamo avuta contro la Fiorentina: è vero che alla fine i tre punti sono andati alla Roma, ma è anche vero che la viola ha giostrato per larghi tratti di gara nella metà campo giallorossa, imponendo un certo predominio territoriale, specie nella ripresa, costringendo i giallorossi a continui allerta che a volte si trasformavano in affannose rincorse a questo o quel viola lanciato a rete. Buon per la Roma che il portiere Svilar fosse in giornata di grazia – due suoi interventi-miracolo hanno negato il goal alla Fiorentina – che la brigata Mancini rimanesse concentrata al massimo per tutta la partita e che, nello sbrigare le intricate e insidiose matasse che via via la viola andava imbrogliando, fosse ben assistita anche da centrocampisti e avanti. Abbiamo visto, per esempio, almeno un paio di volte Soulé aiutare e aiutare in difesa e pronto a ricevere palla per innescare ripartenze. Della Fiorentina, ci ha stupito il suo stato di salute psico-fisico e probabilmente non siamo stati i soli, al punto tale da chiederci se non sia stata una fortuna, per la Roma, che i viola abbiano dovuto sostenere l’impegnativa semifinale d’andata in Conference solo qualche giorno prima: è ben noto ad ‘addetti ai lavori’ ed appassionati di calcio, che lottare su due fronti o più implica un enorme dispendio di energie psico-fisiche oltreché cambi di mentalità e voltare pagina, per così dire, che magari non tutte le squadre riescono ad attuare in tre o quattro giorni, vuoi per limiti di qualità singole e di squadra o di mentalità. Poi magari possono anche esserci scelte precise da parte di società che, vista la gravosità degli impegni, decidono di concentrarsi su un solo obiettivo stagionale.

Applausi, dunque, alla Fiorentina, che, dopo la splendida performance in coppa Conference, è arrivata all’Olimpico decisa a dare battaglia e a vincere. Sportivamente, se la viola avesse portato via un punto dalla trasferta contro la Roma, nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire. La Roma scendeva all’Olimpico con un solo obbiettivo: quello di vincere, guadagnando tre punti per agguantare almeno l’Europa League. I tre punti sono arrivati al termine di una partita ben giocata, dopo un primo tempo che, sebbene sostanzialmente equilibrato, ha visto la Roma gestire il gioco ordinatamente, attenta a non scoprirsi, una gestione che potremmo definire ‘tranquilla’, non operando, cioè, furiosi attacchi isterici alla porta viola ma che, attraverso il concertare tra i vari reparti, ha consentito alla Roma di presentarsi ai venticinque metri avversari. Proprio agli sgoccioli del tempo, al 5’ minuto di recupero, arriva il goal di Dovbyk: angolo battuto da Angelino, pallone in mezzo raccolto da Pellegrini che trova bene Shomurodov, assist dell’uzbeko per Dovbyk che insacca facile di testa. In precedenza c’erano state ben due occasioni per parte, ma senza esito: Kean, prima al 27’ poi al 30’, si vedeva respingere da Svilar due autentiche palle goal, poi era la Roma che al 34’ rispondeva con Celik, ma il gran tiro del turco veniva neutralizzato alla grande da De Gea, e più tardi, prologo del goal romanista, il portiere viola salvava su una potente sventola di Shomurodov, mandando in angolo, sugli sviluppi del corner arrivava il vantaggio romanista con Dovbyk.

 
Nella ripresa, dopo un iniziale predominio giallorosso che si concretizza con conclusione di Konè e punizione di Soulè, la Fiorentina, che evidentemente ha assorbito la botta del goal, comincia a macinare gioco e con il trascorrere dei minuti va rendendosi sempre più pericolosa. La viola prende letteralmente d’assedio la porta giallorossa: si susseguono suoi giropalla, cross, tiri da lontano e da vicino, ma senza esito. La Roma non riesce più ad uscire, a fare gioco, ma, buon per lei, la Fiorentina non riesce ad approfittarne. Nel finale, all’83’, i viola hanno l’occasione per pareggiare con Kean che, a tu per tu con Svilar calcia forte, l’estremo giallorosso intercetta e salva la propria rete.

A tre giornate dalla fine del campionato, questa contro la Fiorentina è, forse, la vittoria che mette le ali ai piedi della squadra giallorossa: là, nella zona alta della classifica sono almeno quattro le squadre che puntano al quarto posto, l’ultimo buono per entrare in Champions League. La concorrenza è agguerritissima: sarà bagarre fino all’ultimo secondo della trentottesima giornata, l’ultima. La squadra giallorossa, ormai temprata dal maestro Ranieri, ha tutte le possibilità per centrare l’obiettivo, ma dovrà guadagnare la pagnotta perché, di certo, Juventus, Lazio e Bologna, ma non dimenticherei la Fiorentina, non cederanno di un millimetro.

Era parecchio tempo che non si assisteva ad un duello così serrato, a questo entusiasmante testa a testa dal quale uscirà la quarta italiana di Champions League. E comunque, è bene ribadire che le tre che non dovessero farcela non è che andrebbero a disputare una coppetta consolatoria ma un torneo, sia esso UEFA Europa League o Conference, senz’altro meno ricche della CL, in termini di premi, ma, visto il lotto delle blasonate partecipanti che ad ogni edizione sono ai nastri di partenza dei due tornei, non meno spettacolare, per la gioia dei tifosi.

                                     

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