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Futsal, giovani promesse crescono

print21 maggio 2014 18:43
(AGR) Valerio Lutta con capitan Arribas e Luiz. Passo dopo passo. Si parte dalle conferme, poi forse i nuovi. La società ha iniziato il giro di consultazioni. Lutta c’è. In A2 toccherà nuovamente a lui. Tutti aspettano che sbocci. Un talento puro, un fenomeno con le qualità da campione. Ora la palla passa a lui: l’A2 dovrà essere l’anno della consacrazione, l’anno in cui caricarsi sul groppone il gruppo. A 23 anni il momento di lasciare i panni dell’under e vestire quelli del senior. Società e tecnico ci puntano a occhi chiusi: sarà lui il vero rinforzo per il prossimo anno.

“Ringrazio tutti, presidente, tecnico, staff. Per me è un onore. Non so ancora chi farà parte della Futsal Isola la prossima stagione, quali saranno le conferme o meno. Spero si possa riformare il gruppo di quest’anno. C’è stata un’unione di intenti incredibile, abbiamo remato tutti dalla stessa parte. È stata l’arma in più, quella che alla fine ha pesato sul piatto della bilancia. C’erano almeno quattro squadre con lo stesso roster, ha contato la fame e la voglia di non mollare mai oltre al grande lavoro di tutto lo staff, dal mister al professore, passando per Scaringella e Distante”.

Un grande precampionato, un inizio di livello, il calo e la risurrezione. In quattro parole la stagione di Valerio Lutta: “Ho cominciato bene, ero in forma, avevo fiducia in me. Ho pagato caro qualche errore, il gol nell’andata contro il Prato Rinaldo appena entrato a freddo. Ne ho risentito a livello morale. Ho giocato meno, con il freno a mano tirato, cercando di non sbagliare. Lì mi sono incartato. La società e i compagni mi hanno sempre aiutato e alla fine ne sono uscito”. Fino all’apoteosi, quel gol contro il Prato Rinaldo in una partita stregata che ha consegnato il “tricolore” alla Futsal Isola: “È stata una gioia immensa. Mi sentivo bene. Da qualche giornata giocavo libero. In quel match non riuscivamo a segnare, senza due espulsi, a due minuti dalla fine sotto di due gol. È arrivata quella rete e tutto è cambiato. Una sensazione unica, il pubblico che esultava, chi piangeva. Spettacolare. Lì abbiamo vinto il campionato. Nelle ultime due giornate potevamo incontrare chiunque, non ce ne sarebbe stato per nessuno”. A Spoleto l’incoronazione: “Splendida cornice di pubblico: la coreografia, gli incitamenti, non potevamo fallire. Sembrava stregata, ma alla fine abbiamo portato a casa il risultato e il campionato. Bellissimo”. Ora l’A2: “Non so quale sarà il roster della prossima stagione, spero di ritrovare un grande gruppo come lo è stato questo. Io? Deve essere il mio anno, me lo dicono tutti. Devo consacrarmi in A2. Ci metterò tutto me stesso. È una grande occasione, ho tantissimi stimoli. Non vedo l’ora che arrivi agosto per la preparazione. Voglio dare tutto per questa maglia”.

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