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"Facciamo rete ...." un progetto contro il bullismo che in due anni ha coinvolto oltre 5 mila persone

Dopo due anni d'attività bilancio positivo del progetto “Facciamo Rete – percorsi educativi per la prevenzione e il contrasto di bullismo e cyberbullismo” che taglia il traguardo con grandi numeri: 5 mila persone coinvolte, 3mila bambini e ragazzi e 2mila adulti tra docenti e genitori

printDi :: 11 novembre 2025 16:30
Facciamo rete foto da comunicato stampa

Facciamo rete foto da comunicato stampa

(AGR) Dopo quasi due anni di lavoro nelle scuole, nei centri sportivi e nei luoghi di aggregazione di tutta Italia, il progetto “Facciamo Rete – percorsi educativi per la prevenzione e il contrasto di bullismo e cyberbullismo” arriva al traguardo con numeri e risultati che parlano chiaro: più di 5.000 persone coinvolte, tra 3.000 bambini e ragazzi e 2.000 adulti tra docenti, genitori e operatori del territorio.

Promosso da SIPEA (Società Italiana di Psicologia Educazione e Artiterapie) in partenariato con ACSI, e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il progetto ha voluto mettere al centro la cultura del rispetto e della collaborazione, trasformando il tema del bullismo da emergenza sociale a occasione di crescita collettiva.

 
Le attività – laboratori artistici, teatrali, musicali, sportivi e di mindfulness – hanno coinvolto migliaia di giovani in modo pratico e creativo, aiutandoli a riconoscere e gestire emozioni, conflitti e relazioni. Niente lezioni frontali o sermoni, ma esperienze concrete, costruite sul linguaggio dei ragazzi.

“I numeri ci raccontano un impegno diffuso e condiviso”, spiega la dott.ssa Maria Angela Spadafora, coordinatrice del progetto. “Ma il vero successo è aver costruito una rete di persone e realtà che credono nel valore della prevenzione e nella forza dell’educazione alla relazione.”Un approccio diverso, che ha scelto di non puntare solo sui rischi, ma di valorizzare le opportunità che nascono dallo stare bene insieme, promuovendo ambienti educativi più inclusivi e solidali.Per tirare le somme di questo percorso e condividere esperienze e buone pratiche, venerdì 14 novembre, dalle 10 alle 13.30, nella sede del CNEL di Roma (Villa Lubin dentro Villa Borghese), si terrà il convegno finale del progetto aperto a educatori, insegnanti, famiglie e operatori del settore.

All’incontro interverranno il dott. Giancarlo Santoni, psicoterapeuta e presidente di SIPEA, la dott.ssa Maria Angela Spadafora, coordinatrice del progetto, la dott.ssa Patrizia Sannino, responsabile nazionale Progetti ACSI, insieme a referenti scolastici e territoriali che hanno partecipato attivamente al programma.

Un momento per celebrare un percorso lungo due anni, ma anche per rilanciare un messaggio: contro il bullismo non bastano interventi isolati, serve una rete viva e solidale capace di educare, prevenire e costruire legami.

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