Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Sanità, a Careggi interventi chirurgici senologici ridotti sensibilmente grazie a tecniche mini-invasive

Ogni anno circa 300 su 1200 vengono eseguiti fuori dalla sala operatoria. Jacopo Nori, direttore della Diagnostica Senologica della Breast Unit di Careggi, al convegno "Donne protagoniste in sanità", la due giorni sulla salute al femminile a Firenze

printDi :: 11 settembre 2025 17:45
Donne protagoniste in sanità, la due giorni sulla salute al femminile a Firenze

Donne protagoniste in sanità", la due giorni sulla salute al femminile a Firenze

(AGR) Nel corso degli ultimi anni gli interventi chirurgici senologici alla Breast Unit di Careggi si sono ridotti sensibilmente, grazie al ricorso a tecniche mini-invasive. Lo ha annunciato Jacopo Nori, direttore della Sod Diagnostica Senologica, che è stato tra i protagonisti della quinta edizione della Convention "Donne protagoniste in sanità", la due giorni (10 e 11 settembre) sulla salute al femminile in corso a Firenze, negli spazi de Il Fuligno – CSF Montedomini. In particolare, su circa 1200 interventi l'anno, 300 vengono gestiti fuori dalla sala operatoria.

"Con le procedure mini-invasive abbiamo potuto offrire soluzioni più sicure e sostenibili – ha spiegato Nori –. Tecniche come la crioablazione, impiegata per tumori in donne inoperabili o per noduli benigni di grandi dimensioni in pazienti giovani, hanno permesso di evitare il bisturi, utilizzando l'anestesia locale e la guida del radiologo interventista. Si tratta di una vera e propria de-escalation, di un cambio di paradigma che ha ridotto tempi, costi e impatto sulla vita delle pazienti".

 
Un altro ambito di innovazione ha riguardato le lesioni B3, considerate a rischio di evoluzione tumorale: "Un tempo tutte le pazienti venivano operate – ha proseguito Nori – ma oggi sappiamo che circa l'80% dei noduli non si trasforma in tumore. Con la vacuum assisted excision (Vae) abbiamo potuto intervenire per via percutanea, sempre in anestesia locale. Su 400 interventi, la metà sono stati gestiti in radiologia, senza bisogno della sala operatoria".

L'intervento di Nori si è inserito in un programma più ampio che, per due giorni, ha messo al centro la salute femminile lungo tutto l'arco della vita. La Convention "Donne protagoniste in sanità", presentata lo scorso luglio in Senato su iniziativa della Vicepresidente Mariolina Castellone e illustrata dalla coordinatrice Monica Calamai, ha visto alternarsi esperti, istituzioni, professionisti e rappresentanti del mondo accademico e del volontariato.

Tra i temi chiave hanno figurato il gender gap, le malattie oncologiche, la conciliazione tra lavoro e vita personale, l'invecchiamento, la salute mentale, la prevenzione e la medicina di genere, con uno spazio dedicato anche all'approccio One Health.

foto da comunicato stampa tratto da Met

11/09/2025 14.51

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE