Riformare....Stati Generali della Salute: Art. 32

06 marzo 2014 17:24
(AGR) “La fede di Giuseppe Dossetti, costituente cattolico, nell’inviolabilità dei valori costituzionali, il suo impegno per la difesa di un testo che – diceva Dossetti - ‘non è solamente un insieme di regole e di regolamenti, ma è, soprattutto, un atto morale’, ci hanno portati lo scorso anno, il 13 febbraio, in occasione del centenario della nascita, a riprendere un suo celebre interrogativo Voglio svegliare l’aurora – Quanto resta della notte? L’attenzione che Dossetti riservava agli ultimi, è da noi applicata, da quasi tre lustri, ai malati rari, poiché essi sono i grandi dimenticati dalle nostre leggi. L’Art. 32 della Costituzione è diventato il nostro concept”.Ha poi ricordato: “Molti malati rari, quasi 4.000, provenienti dalle più disparate Regioni per iniziativa del Comitato Malati Rari d’Italia, rappresentativo di varie Associazioni, tra le quali la nostra, erano presenti in Piazza San Pietro all’udienza generale di Papa Francesco dello scorso 13 novembre 2013. Come Accademico Pontificio per le Scienze Sociali sono lieta di avere potuto in qualche modo agevolare questa imponente presenza. Siamo tutti colpiti dalla capacità di Papa Francesco di ascoltare gli umili e gli indifesi, di dire loro la parola giusta per alleviare la sofferenza. Il Suo invito a mantenere sempre accesa la luce della speranza vale per tutti. Noi cerchiamo di renderlo concreto per i malati rari”. Ha soggiunto: “Più volte la Santa Sede, per voce dei suoi rappresentanti nelle Organizzazioni multilaterali (ad esempio, il 27 maggio 2012, l’arcivescovo Tomasi, Osservatore permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra) ha invitato gli Stati ad esaminare le realtà sociali e politiche che privano milioni di persone della possibilità di godere del più alto standard raggiungibile di salute fisica e mentale, a causa degli ostacoli che pongono all’accesso ai farmaci”.
“Purtroppo, ha continuato, il nostro Sistema Sanitario Nazionale, alla prova dei fatti non è più in grado, nello sviluppo regionale, di garantire livelli di assistenza sanitaria e di standard qualitativi a tutti, così da realizzare una vera giustizia distributiva. L’Italia si presenta con una sanità ad Arlecchino che, anziché unire meglio, produce forti tensioni tra Regioni e Regioni e tra malati e malati. Perciò abbiamo chiamato a raccolta il mondo della scienza, della ricerca, della sanità, dell’associazionismo, dell’industria farmaceutica per sensibilizzare, tutti insieme, Governo e Parlamento sull’urgenza di una coraggiosa Riforma”.Ha concluso: “Confidiamo nel Governo oggi in carica e nel Parlamento. La ventata di novità ci porta a sperare. A coloro che hanno le leve decisionali, al seguito di Dossetti ed a nome dei malati domandiamo: ‘quanto resta della notte’?”.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti