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Natale, non lasciate soli i pazienti afflitti da disagi psichici

printDi :: 23 dicembre 2020 18:31
Natale, non lasciate soli i pazienti afflitti da disagi psichici

(AGR) "Mai come quest'anno le festività rappresentano un momento delicato per le persone affette da disagi psichiatrici, che rischiano di rimanere sole, con una socialità già penalizzata dalla patologia e con le norme imposte dal covid che potrebbero disincentivare amici e parenti a prendersi cura di loro". A lanciare l'allarme è la Fenascop, associazione che rappresenta a livello nazionale e regionale le comunità che si occupano di riabilitazione psichiatrica extra ospedaliera per adulti e minori (S.R.T.R.e. - S.R.S.R h 24 e h 12).  Per Paola Marchetti, presidente della federazione Lazio, "le Istituzioni avevano il dovere di lanciare una campagna di sensibilizzazione su una situazione che riguarda oltre 17 milioni di italiani affetti da disagio mentale di ogni genere. Una vera e propria emergenza nell'emergenza complicata dal covid - ricorda Marchetti - perchè con la pandemia l'incidenza dei problemi psichici è quintuplicata passando dal 6% al 32%. Non possiamo più lasciare sole queste persone e le strutture che se ne occupano". "Secondo i dati rilevati in Italia nel 2017 dal Sistema informativo salute mentale (SISM) del Ministero della Salute in Italia più di 850mila persone sono assistite dai servizi specialistici, ma solo il 13% delle prestazioni erogate è dedicato alle terapie socio riabilitative. Questo significa che l'87% dei pazienti viene curato esclusivamente in modo farmacologico, rinunciando a qualsiasi intervento, per noi fondamentale, che invece dovrebbe essere dedicato a riabilitare nella società queste persone". 

Per questo, conclude il presidente di Fenascop Lazio, "nelle nostre comunità di riabilitazione psichiatrica sono stati attivati ulteriori protocolli di sicurezza per permettere ai parenti di venire a trovare, in modo scaglionato, i loro cari. Abbiamo predisposto un piano speciale per questi giorni di festività che mira a far vivere la serenità e il clima, comunque festoso e partecipativo, ai nostri pazienti in modo da poter consentire loro di subire al minimo l'impatto dovuto dell'isolamento sociale".

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Paola Marchetti fenascop

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