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La sanità in Sicilia non cura

print12 luglio 2011 10:58
(AGR) “Chiediamo le dimissioni dell’Assessore alla Sanità Massimo Russo - spiega Corrado Stillo, responsabile dell’Osservatorio dei diritti dell’Associazione Dossetti - che ha rifiutato la nostra collaborazione per migliorare l’assistenza sanitaria nella Regione e la vita di tanti pazienti che ci segnalano storie dolorose. Il suo ‘libro bianco’ non tiene conto della Sicilia reale, in cui viene negato ogni giorno il diritto alla salute”.

L’Associazione “G. Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” (www.dossetti.it) fa sua l’affermazione del Procuratore generale d’Appello della Corte dei Conti, Giovanni Coppola: “Troppi i punti critici rilevatidalla relazione per il giudizio di parificazione del rendiconto generale per il 2010 - commentaStillo - ed è inammissibile che la Sanità siciliana costi un milione di euro all’ora, si spenda un miliardo e 96 milioni di euro per strutture convenzionate. L’unica cosa positiva è la riduzione deldeficitdel 62% rispetto al 2009. Ma con i tagli non si migliora la qualità di una Sanità che non cura e non rispetta”.

Troppi i viaggi della speranza: “Il miglior ospedale per i pazienti siciliani non può essere l’aeroporto Falcone – Borsellino, come ha ribadito il Procuratore Giovanni Coppola - conclude Stillo - e troppe famiglie devono affrontare spese e trasferimenti per avere diagnosi corrette e cure efficaci per i loro cari. A questo si aggiungono liste di attesa, disservizi e carenze che portano a gravi casi di malasanità, soprattutto per i malati oncologici,come abbiamo segnalato alla stampa ”.

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