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Il futuro dellasalute mentale tra Medicina di precisione e Telepsichiatria

L’appuntamento palermitano si è svolto in diverse location con 5 momenti legati dal fil rouge della salute mentale e si è concluso con la consegna di un assegno a Medici Senza Frontiere per la vicinanza alle popolazioni che vivono in luoghi di guerra e di sofferenza

printDi :: 11 ottobre 2025 13:15
Giornata mondiale della Salute

Giornata mondiale della Salute

(AGR)  “Raccogliere dati sui circuiti cerebrali, sulla genetica, sull'ambiente e sullo stile di vita di un paziente per diagnosticare, trattare e prevenire meglio le malattie rappresenta il futuro - e in parte già il presente - della salute mentale. Questo modello di trattamento personalizzato, noto come "medicina di precisione", è già stato adottato in oncologia, cardiologia e altre discipline, e prove crescenti suggeriscono che il campo della salute mentale sia la prossima frontiera. Studi recenti, per esempio, evidenziano i benefici dell'utilizzo di risonanza magnetica funzionale, biomarcatori, cartelle cliniche e altre informazioni su un paziente per trattare e potenzialmente prevenire la comparsa di disturbi mentali gravi come la depressione”. Queste le parole di Andrea Fiorillo, Presidente della European Psychiatric Association al termine della Giornata Mondiale della Salute Mentale organizzata a Palermo dalla Fondazione Tommaso Dragotto.  

La riflessione del Prof Fiorillo parte da un recente rapporto (*) presentato al Ministero della Salute che evidenzia - tra le altre cose - come i disturbi mentali, oltre a rappresentare una vera e propria piaga per la popolazione, abbiano un costo impattante per il nostro Paese. I disturbi mentali, infatti, costano all'Italia 20 miliardi di euro l'anno, circa il 3,3% del Pil, con perdite complessive per oltre 63 miliardi di euro. Queste sono legate alla perdita di produttività, all'assenteismo e alla disoccupazione di lunga durata. In Italia oggi si investe il 3,4% della spesa sanitaria nazionale in salute mentale; se queste risorse fossero aumentate fino a raggiungere il target del 5%, si registrerebbero benefici diretti e indiretti per 10,4 miliardi di euro. Per ogni euro investito in salute mentale, si legge sul report, il Sistema-Paese ne guadagnerebbe 4,7.  

 
Questi dati evidenziano la necessità di ripensare e ristrutturare i servizi di salute mentale, per fornire una risposta adeguata alle esigenze degli utenti e dei loro familiari. Un’opportunità interessante, in tal senso, è fornita dalla telepsichiatria e dalla possibilità di fornire interventi web-based. Ma nonostante il crescente interesse per l'ampliamento del processo di digitalizzazione nei servizi di salute mentale, esistono ancora numerose barriere per l'implementazione capillare e consolidata della salute mentale digitale e della psichiatria digitale: “Il progetto DIGIT-PSY – continua il Prof. Fiorillo -  fornisce una panoramica dell'attuale livello di digitalizzazione dei sistemi sanitari e dei professionisti della salute mentale italiani, indagando le conoscenze e le esigenze da colmare per accelerare la disponibilità/l'accesso agli interventi di digital mental health in Italia. Dallo studio è emerso che solo il 16,4% del campione ha dichiarato un'esperienza di pratica clinica ottimale/buona nel campo degli interventi digitali. Solo il 6,5% dei professionisti della salute mentale ha ricevuto una  formazione formale. Tali dati sottolineano come la psichiatria digitale rappresenti una risorsa non ancora utilizzata appieno in Italia ma che presenta numerose potenzialità”. 

La giornata, la cui realizzazione è stata curata da Big Mama Production, si è sviluppata attraverso 5 diversi momenti che hanno avuto come fil rouge la salute mentale: oltre al Prof. Fiorillo intervistato da Laura Berti, è stato portato in scena lo spettacolo Bambole Rotte sulla violenza di genere di Alessia Tanzi introdotto dalla criminologa Flaminia Bolzan. La pianista coreana Gile Bae, introdotta da un reading di Corrado Tedeschi, ha dedicato un momento a R. Schumann affetto da schizofrenia, mentre lo spettacolo Quelli di Basaglia dell’Accademia della Follia di Trieste è stato interpretato da artisti che grazie all’arte hanno superato i loro problemi mentali. Lo spettacolo Voce ‘e notte di Lina Sastri ha offerto spunti interessanti sulla connessione tra notte e psiche, quando buio e silenzio amplificano i nostri disagi.

In chiusura, il Presidente della Fondazione Tommaso Dragotto ha donato un contributo a Medici Senza Frontiere per l'instancabile responsabilità, il coraggio e la passione "senza confini né barriere" dell’Associazione particolarmente impegnata nella cura della salute mentale nei luoghi di guerra e di sofferenza, offrendo speranza e sostegno a chi vive in condizioni di emergenza e vulnerabilità. A ricevere l’assegno Mara Tunno, referente Nazionale MSF per la salute mentale ed Elisa Galli, Responsabile del Progetto MSF di Palermo rivolto alle vittime di tortura: “Medici Senza Frontiere - ha affermato Elisa Galli - riconosce come fondamentale la componente di salute mentale, parte integrante della risposta alle emergenze e crisi umanitarie. In particolare, il percorso di assistenza e di riabilitazione per chi ha subito gravi forme di violenza intenzionale e tortura deve partire dalla necessità di curare non solo le ferite fisiche, ma anche quelle psicologiche che possono rimanere invisibili ma influenzano ogni aspetto della vita.”  Le ha fatto eco Mara Tunno: “In una giornata come questa caratterizzata da tanti dati e statistiche che abbiamo avuto modo di ascoltare, possiamo dire che dietro queste cifre ci sono tante  persone con ambizioni e sogni”. Queste le parole conclusive di Tommaso Dragotto: “Di questa giornata rimane innanzitutto il senso di comunità, quello stare insieme che porta avanti i valori dell’inclusione e della solidarietà. Sia nel 2024 che nel 2025 la Fondazione ha affrontato il tema della Salute Mentale, un mostro silenzioso ma devastante se si pensa che nel mondo 1 persona su 8 soffre di disturbi mentali. Vogliamo supportare la comunità scientifica per dare speranza e incoraggiare le famiglie.”

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