Grassi, prorogati i termini per assunzione ostetriche
(AGR) Il “Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno- Infantile” ha preso atto dell’ulteriore proroga concessa dalla Regione Lazio per permettere alla direzione gli adeguamenti previsti dal decreto del Commissario ad acta (delibera del consiglio dei ministri del 23 aprile 2010) n. U0029 del 1 aprile 2011.Tale adeguamento comprende, in particolare, l’ assunzione del personale dedicato esclusivamente ai parti naturali prenotati e la conclusione dei lavori di adeguamento della struttura.Il Comitato ha chiesto che il prolungamento di sei mesi venga realmente utilizzato per risolvere tutte le pratiche rimasteinsolute nel precedente periodo di sperimentazione e vuole sottolineare le difficoltà nelle quali opera il personale ostetrico (dedicato al blocco parto del Grassi ) che non può garantire l’assistenza alle donne che decidono per il parto naturale, in quanto da due anni lavora in regime di reperibilità. Questo stato di cose comporta un oneroso sovraccarico lavorativo. Facciamo presente che il personale dedicato al blocco parto del Grassi per sopperire alla carenza di ostetriche è costretto ad attuare doppi turni da questo si evince l’impossibilità di operare serenamente e coprire anche le turnazioni della Casa del Parto “Acqualuce”Il Comitato inoltre chiede chiarimenti su: utilizzo dei fondi triennali stanziati dalla regione Lazio esclusivamente per “Acqualuce”,la provenienza dei fondi che hanno permesso invecel’ assunzione delle ostetriche presenti nel blocco parto assunte con un contratto annuale ed ora prossimo alla scadenza. Totale assenza di personale dedicato esclusivamente alla struttura( ostetriche ed operatori socio sanitari ) come previsto dal decreto sopra citato, assenza che si rende ancor più evidente al momento dell’accoglienza delle donne in travaglio che non trovano ostetriche presenti per l’assistenza al parto. I lavori esterni alla Casa del Parto, i cui costi ci sembrano troppo elevati e lesivi dell’intimità delle partorienti in quanto la nuova strada passerà in eccessiva prossimità delle finestre delle stanze di degenza.