Fecondazione assistita, liste d'attesa sempre più lunghe nel Lazio
L'Alma Res: nel Lazio la sanità pubblica riesce ad erogare solo del 29,3% dei trattamenti di PMA che, al contrario, dovrebbe garantire. Necessario snellire le procedure per l'accesso alle pratiche di PMA dei centri convenzionati evitando i lunghi tempi d'attesa


Fecondazione assistita controlli PMA foto da comunicato
(AGR) Il Centro di Medicina della Riproduzione Alma Res – a seguito della conferenza Stato Regioni appena conclusasi con un "nulla di fatto” - sottolinea la necessità di un intervento urgente per trovare un accordo che permetta di "snellire” le procedure per le coppie che si rivolgono alla procreazione medicalmente assistita consentendo di accedere al servizio in convenzione ed evitando così i lunghi tempi di attesa presso i centri pubblici.
Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, un numero crescente di coppie si rivolge alla procreazione medicalmente assistita (PMA), con un incremento del 73% dei parti ottenuti tramite questa tecnica nell'arco di dieci anni Attualmente, 3,7 gravidanze su 100 avvengono grazie alla PMA. Le regioni con il maggior numero di parti da PMA sono Lombardia (3.616), Lazio (1.479) e Campania (1.241).
Per garantire la qualità dei servizi nei tempi utili affinché una coppia possa affrontare il percorso di PMA e la ricerca della desiderata genitorialità, il Centro di Medicina della Riproduzione Alma Res, sottolinea l'importanza del ruolo che, attualmente, svolgono nel Lazio, ma anche in altre regioni, i centri che offrono questo servizio in convenzione con il nostro SSN.
"La questione delle liste di attesa – spiega Gabriele Bilotta biologo e Direttore di Alma Res – è prima di tutto un problema di domanda ed offerta; solo nel Lazio la richiesta da parte delle coppie che necessitano di accedere ad un percorso di PMA e di circa 8.500 cicli; ma i centri pubblici del Lazio ne riescono ad erogare non più di 2.489; in sostanza nel Lazio la sanità pubblica riesce ad erogare solo del 29,3% dei trattamenti di PMA che, al contrario, dovrebbe garantire”.
Ed è a questo punto che entrano in gioco le strutture convenzionate che potrebbero colmare la restante domanda di trattamenti al quale il servizio pubblico non riesce a far fronte. Ma per farlo, sottolineano dal Centro romano Alma Res, si dovrebbero però rivedere alcune linee guida e "snellire” determinate procedure che, nella pratica, impediscono alle coppie di accedere, in tempi relativamente brevi, alle pratiche di PMA dei centri convenzionati.
Il Centro Alma Res punta su un approccio centrato sulla personalizzazione e umanizzazione delle cure, ponendo le persone e le coppie al centro dell'attenzione e fa parte di un Network di oltre 20 centri laziali che si stanno battendo al fine di ottenere l'accreditamento presso il sistema sanitario regionale e risolvere così l'annoso problema delle liste di attesa offrendo prestazioni in convenzione con il Servizio sanitario regionale. Un Network che potrebbe includere sia Centri di PMA pubblici che privati, con l'obiettivo di colmare la carenza di servizi offerti dal Servizio sanitario regionale del Lazio, ridurre le liste d'attesa ed evitare che le coppie siano costrette ad andare in altre regioni con un ulteriore aggravio di costi.
Con una popolazione di circa 5.720.537 abitanti e un fabbisogno stimato tra 1.200 e 1.500 cicli per milione di abitanti, il numero di prestazioni attualmente garantite dalle strutture pubbliche è insufficiente, come evidenziato dall'ultima Relazione del Ministero della Salute del 2021.