Ostia, la Di Pillo fa dietrofront....no ad un secondo murales

Per questo – aveva detto la Di Pillo - il Municipio Roma X ha intenzione di concedere, ai ragazzi delle scuole che hanno partecipato al progetto artistico, una nuova parete, al fine di realizzare un'opera scelta dagli studenti in piena autonomia, finanziata proprio da questa amministrazione e che parta dalla raffigurazione di tutti quei soggetti che sono stati cancellati e contro cui l'amministrazione non ha nulla da eccepire. Non era, infatti, intenzione di questa amministrazione fare nessuna azione censoria nei confronti dei volti mancanti, come del resto nessuna pregiudiziale è stata manifestata verso il significato del messaggio artistico. Adesso spero che si possa riportare nella giusta dimensione una situazione che pone sul piatto della bilancia due condizioni: il rispetto e l’educazione verso un'amministrazione che opera la funzione di controllo e di indirizzo amministrativo e, dall'altro lato, il rispetto di chi amministra verso coloro che attraverso una progettualità didattica vogliono esprimere la propria arte e la propria cultura”. Invece, questa mattina, la situazione è cambiata, almeno secondo quanto riferisce in una nota dettagliata Massimiliano Vender, presidente dell’associazione #Noi: “ La presidente del municipio X Giuliana di Pillo, questa mattina, ci ha ricevuto sulla questione murale a Lido Nord da cui è stato censurato, fra gli altri, il volto della cronista Federica Angeli da sempre impegnata contro la criminalità organizzata di Ostia e per questo sotto scorta da 6 anni.
Il suo volto – ricorda Vender - era stato scelto dagli studenti che avevano intrapreso, con le scuole del territorio, un progetto sulla legalità. Il Movimento 5Stelle di Ostia, accogliendo le proteste di Casapound, ha censurato il volto della giornalista più altri cinque personaggi.
Questa mattina la presidente Di Pillo ha spiegato che l'affare murale non è più di competenza del municipio. Malgrado avesse rassicurato gli insegnanti che avevano protestato di rivedersi a settembre. La partita ormai per lei è chiusa perché non c'è più il patrocinio….. (e probabilmente non ci sono neppure i soldi….ndr). A questo punto – continua Vender - ci rivolgiamo a tutti i destinatari della petizione firmata da oltre 36000 persone per chiedere con fermezza il ripristino dei volti rimossi dal murale della stazione Lido nord. Soluzioni diplomatiche e politiche non possono essere condivise e tantomeno accettate, in quanto ribadiamo con forza che il volto di Federica Angeli è stato ritenuto “divisivo” in un territorio che dovrebbe essere invece unito sul tema della lotta per la legalità e che invece continua a trovare pretesti per abbassare la testa”.