Ostia Antica, nuovi pannelli esplicativi agli scavi archeologici

Il 19 agosto del 14 d.C., oltre 2 mila anni fa, moriva Ottaviano Augusto, il primo imperatore di Roma, il quale diede grande impulso ad Ostia la quale ebbe sotto il suo regno una grandissima crescita urbanistica, divenendo il più grande porto dell’antichità. All'età di Augusto risale tra gli altri anche la costruzione del complesso del teatro e del Piazzale delle Corporazioni.
Per il futuro degli scavi archeologici di Ostia Antica si punta su sinergie possibili da sviluppare con il vicino aeroporto “Leonardo da Vinci”. "Le immagini del tempo" infatti è la mostra, in corso al Terminal 3, dedicata al rapporto degli antichi Romani con lo scorrere del tempo e delle stagioni. Attraverso l’esposizione di alcune statue, un museo e una meridiana provenienti dalla Necropoli di Porto a Isola Sacra (Fiumicino) visibile viaggiatori in partenza dall'aeroporto internazionale di Fiumicino.
Proseguirà sino al 10 settembre, infine,il secondo appuntamento di “Eppur si Espone” iniziativa del Parco Archeologico di Ostia Antica che ha portato nella rinnovata Sala XI del Museo Ostiense 20 piccoli bronzi che per la varietà di manufatti di pregio, sono databili tra il I e il III secolo d.C., rinvenuti tutti nello stesso ambiente di uno dei maggiori panifici di Ostia Antica. Si tratta, in particolare, del Caseggiato dei Molini (o Molino del Silvano) di Ostia antica, un imponente edificio dove è stato riconosciuto anche un impianto per la produzione del pane, che ha avuto una continuità di vita di circa due secoli. La sua disastrosa rovina si deve ad un incendio, in seguito al quale crollarono i piani superiori dell'edificio, sigillando i pochi oggetti sfuggiti alle fiamme, tra cui i bronzetti adesso esposti.
