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Ostia, ancora tensioni in Consiglio sulla questione murales

print08 agosto 2019 17:28
Ostia, ancora tensioni in Consiglio sulla questione murales
La questione “murales” ha tenuto banco anche questa mattina nell’ultimo consiglio municipale prima della sosta estiva. Monica Picca e Pierfrancesco Marchesi hanno bloccato a mezza mattinata i lavori del Consiglio denunciando l’ennesimo colpaccio perpetrato dal M5S, o meglio, dalla presidente Giuliana Di Pillo che ha dichiarato pubblicamente in aula che, per il rifacimento di un nuovo murales con i volti dei personaggi impegnati nella lotta alla mafia e scelti dai giovani, cancellati in un primo momento sul murales antistante la stazione Lido Nord, sarebbero stati utilizzati fondi a disposizione dell’Ufficio Cultura. Una dichiarazione che ha scatenato un putiferio ed alla quale non è seguito, per ora, nessun atto ufficiale. Monica Picca vuole però cautelarsi: “Da giorni abbiamo chiesto che venga portato in aula e discusso un documento che obbligava la presidente a non utilizzare i soldi pubblici. Ne abbiamo discusso alla riunione dei Capigruppo ma non è stato calendarizzato. Abbiamo visto la Di Pillo chiedendogli che venisse in Consiglio a chiarire e ad assicurare il non-utilizzo di soldi pubblici, ma ha fatto spallucce. Se continueremo a non avere risposte abbiamo intenzione di andare avanti e di chiedere la sfiducia alla presidente Di Pillo ed all’assessore alla cultura Silvana De Niccolò, la quale evita di rispondere”.

In ballo, in sostanza, ci sarebbero i fondi dell’assessorato, circa 6 mila euro da distribuire tra le diverse attività delle tante associazioni presenti sul litorale romano. Alla ventilata notizia dello storno dei fondi già molte associazioni sarebbero sul piede di guerra. “Hanno sbagliato a non controllare. – continua la Picca – Perché dovrebbero rimetterci i cittadini? Se vogliono fare il murales che trovino altri soldi, ma non quelli della cultura”. Oggi, dunque, l’ennesima occupazione dell’aula che anche in questo caso non ha sortito effetto alcuno. Per Antonio Di Giovanni, capogruppo M5S non è il caso di preoccuparsi. “Prima di protestare bisogna attendere atti ufficiali e fino ad ora non ci sono stati. Probabilmente è una dichiarazione d’intenti, ma i fondi che saranno utilizzati non saranno sottratti ad altre attività o voci del bilancio”.

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