Italiani brava gente.... l'ultimo libro di Lorenzo Proia contro il razzismo

“A cosa può essere utile, per i cittadini di Ostia, un libro di così ampio respiro? – continua Lorenzo Proia - innanzitutto, il libro è prodotto dal processo in corso che ha costituito il Forum Antirazzista Permanente di Ostia e mette bene in luce le differenze tra l’italiano fedele al Risorgimento, assolutamente anti-razzista, e la forma statuale ‘italica’ come viene definita che si è instaurata e che ha prodotto i massacri razzisti da quelli sui meridionali a quelli nel Terzo Mondo. Nel libro si mette in evidenza anche quanto c’è di prezioso a livello storico, nel nostro patrimonio, in arte, storia e natura. Il Centro Storico di Ostia Lido, ad esempio: è lasciato nel degrado più totale, mentre dovrebbe splendere come quello di San Felice Circeo, fungendo da ponte commerciale e turistico tra gli Scavi di Ostia Antica, tra i più preziosi del mondo, quelli dell’Oasi di Porto, incommensurabili.
È il Centro del Mare di Roma, che esiste come realtà nel complesso da 2600 anni a questa parte, ha un valore unico con una fauna ed una flora marina – ora abbiamo anche i delfini – di una rarità eccezionale, e l’entroterra della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano che trova, a pochi passi dal Mare e a pochi chilometri dal Colosseo, una ricchezza faunistica eccezionale, trovando da poco persino il Lupo Appenninico a Fiumicino, a Castel di Guido, e il Cervo e il Daino nella Riserva del Presidente di Castel Porziano e poi ai resti di Lavinio e le località dove sbarcò Enea da Pomezia sino ancora più a Sud.
In questo contesto, il Centro Storico di Ostia viene lasciato nel più completo degrado dalle istituzioni ed i Commercianti (con i quali mi rapporto quotidianamente da 33 anni con amicizie e legami importantissimi con tutte le generazioni) mandano avanti il decoro da soli, per conto loro, senza assistenza. I residenti – quasi sempre anche i commercianti lo sono – insieme ai commercianti fanno quello che possono, ma le lamentele, come tutti ben sanno, sono continue. Naturalmente ci si rende conto di essere in una località rionale privilegiata rispetto all’Idroscalo o a Capelvenere, ma credo che da parte di tutto il Municipio si dovrebbe godere e avere l’orgoglio di tenere al meglio il proprio centro storico, dove ci sono anche edifici della fine dell’Ottocento come una ex cascina tra Via Aldobrandini e Via Granito di Belmonte. Ma questo non lo si fa: l’Europa non aiuta l’Italia, la sua ‘culla storica’ come aiuta poco la Grecia, la Spagna, Parigi, i luoghi più ricchi di Arte e Cultura. L’Italia non sostiene Roma, la sua Capitale, la Città Eterna, lo sappiamo bene. Roma non sostiene il suo Mare e il Municipio non si dà da fare per il proprio Centro storico. In questo senso riscoprire le radici nazionali, è fondamentale. Manca un senso di Patria e questo dalla Rivoluzione Americana e poi da quella Parigina ad oggi si realizza solo con Rivoluzioni fondative, nello spirito dei Valori. Questo permette di riscoprire i propri Simboli. E il Centro Storico di Ostia lo è”.
“Credo – conclude l’esponente del Partito Democratico Lorenzo Proia – pertanto che come Forum Antirazzista sia giusto indire subito un presidio in Piazza Anco Marzio come quello a cui abbiamo partecipato per il Kurdistan nella medesima piazza. Questa violenza cieca e barbara contro gli indios è Razzismo puro e semplice, il vero spartiacque del nostro tempo, risiede nella lotta ad ogni forma di discriminazione. Curdi od indios non importa: ogni etnia ed ogni popolo hanno diritto all’autodeterminazione”.