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Balneari, protagonisti del successo del Made in Italy

print26 agosto 2019 15:00
Balneari, protagonisti del successo del Made in Italy
(AGR) Bilancio positivo della "Giornata del balneare" svoltasi ieri 25 agosto in tutte le regioni costiere del Paese negli oltre 7.000 stabilimenti balneari aderenti al Sindacato Italiano Balneari con l’obiettivo di evidenziare, all’opinione pubblica e ai rappresentanti Istituzionali, il ruolo e la funzione della balneazione attrezzata italiana. Cartelloni, depliant, manifesti e opuscoli per illustrare i molteplici servizi offerti dalla balneazione attrezzata italiana, (comprese le attuali problematiche), sono stati affissi sulle spiagge dei nostri litorali. Ed in più, poi, distribuita la simpatica maglietta della manifestazione che raffigura il bagnino con in braccio la sirena.



Davvero tante le iniziative che sono state offerte gratuitamente dagli imprenditori balneari, soprattutto assaggi di prodotti alimentari del territorio: dalla marmellata di cipolla al canestrato, dalla mozzarella di bufala alla frutta di stagione (uva, pesche e cocomeri), fino alla frittura di pesce o alle alici marinate. Questo per esaltare il ‘Made in Italy’ di cui la balneazione attrezzata è parte costitutiva ed integrante.

Per Antonio Capacchione il presidente del S.I.B., la più grande Organizzazione del settore aderente a FIPE-Confcommercio: “Gli stabilimenti balneari italiani e i molteplici servizi che mettono a disposizione, contribuiscono in maniera determinante all’offerta turistica del nostro Paese. Siamo parte integrante del ‘Made in Italy’ grazie anche ad una tradizione di oltre 100 anni. Malgrado tutto questo, da dicembre 2009 viviamo uno stato di incertezza e precarietà, (penalizzati anche gli investimenti), a causa di una errata interpretazione della direttiva Bolkestein che prevede la messa all’asta delle concessioni demaniali ad uso marittimo ricreativo. Da allora si sono succedute diverse proroghe nella scadenza delle concessioni (l’ultima di 15 anni con la scorsa Legge di Stabilità), ma stiamo ancora aspettando una riforma organica che metta in definitiva sicurezza questo importante settore tutelando e salvaguardando le aziende attualmente operanti”.

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