X Municipio, il 'manifesto' dell’autonomia di Beatrice Lorenzin

E' la quinta donna ad essere Ministro della Salute dopo Tina Anselmi, Mariapia Garavaglia, Rosy Bindi e Livia Turco. Per una donna in politica ha raggiunto forse il massimo livello, partendo dalla base, anzi dal XIII Municipio di Roma dove ha ricoperto la carica di consigliere municipale.
Con in tasca il diploma di maturità classica, Beatrice Lorenzin si è avvicinata all'attività politica a partire dal 1996, quando ha preso parte al movimento giovanile di Forza Italia nel Lazio. Nell'ottobre del 1997 è stata eletta nella lista di Forza Italia, al Consiglio del XIII Municipio di Roma.
Due anni dopo, nell'aprile 1999 diviene Coordinatore Regionale del Lazio del movimento giovanile di Forza Italia.
Nel maggio del 2001 viene eletta Consigliere comunale di Roma. Unica donna nella coalizione di centrodestra, diventa Vicepresidente della commissione Donne Elette e Vicepresidente del Gruppo consiliare di Forza Italia. Un escaletion che la porterà lontana dalla sua Ostia alla quale, oggi, vuole ridare smalto e rilanciare. In questa ottica, da ministro della salute ed al disopra delle parti è scesa in campo a fianco di Andrea Bozzi, candidato presidente delle liste autonome ORA e SOGNO COMUNE, una scelta di campo, come l’ha definita spiegando il suo impegno concreto nella campagna elettorale per il nuovo Consiglio del X Municipio.
L’abbiamo ripresa nel corso di questa “discesa in campo” tra la gente, non è facile vedere un “ministro” svestito della sua autorità che parla con i cittadini, che vuole il dialogo ed attraverso il dialogo ed il confronto di idee rappresenta le sue convinzioni politiche, sostiene le sue scelte, un racconto che va condiviso ed ascoltato.