Quirinale, e....se tra i tanti litiganti alla fine resta Sergio Mattarella?
Ipotesi difficile e scartata dalla politica e dallo stesso presidente in carica che ha fatto sapere di aver già preparato le valige e di essere pronto a traslocare. In mattinata si sono succeduti gli incontri tra le delegazioni. Oggi, quarto giorno basta la maggioranza assoluta di 505 voti


Monte Citorio - Palazzo del Qurinale
(AGR) Nella corsa al Quirinale oramai si tratta ad oltranza. La tensione è salita nelle ultime ore ma ancora non c’è il nominativo su cui far convergere i voti. Con la votazione di oggi, però, si fa sul serio….non serve più una maggioranza qualificata dei due terzi ma saranno sufficienti 505 voti, ossia la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Nella mattinata si sono succeduti gli incontri tra le delegazioni. I nomi più gettonati restano quelli dell’ultim’ora, con Ferdinando Casini, la cui candidatura non sarebbe sostenuta da FdI, favorito, mentre spuntano anche le candidature di Paola Severino e Sabino Cassese, in questo momento al vaglio delle delegazioni politiche.

Clemente Mastella - Noi di Centro
Il M5S spinge per una riconferma di Sergio Mattarella. Una via d’uscita possibile per un mandato a tempo, come già accaduto per Giorgio Napolitano, per pilotare l’ascesa al colle di Mario Draghi tra un paio d’anni, dopo le nuove elezioni. Sinora Mattarella ha declinato questa possibilità che resta però sempre aperta a garanzia dell’attuale maggioranza di Governo e dei futuri sviluppi. Con Draghi al Quirinale difficile evitare una nuova crisi di Governo che l’Italia, in questo momento, non può certo permettersi. Alle porte c’è la pandemia, la crisi energetica, la crisi ucraina che aspettano risposte.

Matteo Salvini - Segrtario Nazionale Lega Salvini
Si chiude anche questa quarta tornata elettorale per l'elezione del Presidente della Repubblica con Fumata nera e... secchi d'acqua, chissà alla quinta.
Foto/Video: Vaggelli/Lidano