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Ostia, non basta ridurre i limiti di velocità per non avere responsabilità

print05 settembre 2018 17:34
Ostia, non basta ridurre i limiti di velocità per non avere responsabilità
(AGR) "Fra pochi giorni riapriranno le scuole e le attività lavorative torneranno a pieno regime. Questo significa un aumento rapido dei flussi di auto sulle nostre strade ed in particolare su Via dei Pescatori e Via Ostiense, due arterie importanti ma che versano in avanzato stato di abbandono. - denuncia Marco Possanzini, segretario SI X Municipio - Abbiamo segnalato all'Amministrazione, anche attraverso un esposto alla polizia locale, la presenza di oleandri e foglie di palme che invadono la carreggiata riducendo fortemente lo spazio adibito al transito veicolare.

Nello specifico ci riferiamo alla corsia di destra di Via dei Pescatori, subito dopo l’incrocio con Via di Castel Fusano procedendo verso il mare in direzione dell' Ospedale Grassi, in quanto in alcuni tratti è occupata in modo importante da arbusti di vario tipo che, oltre ad essere un pericolo per automobilisti e centauri, determinano una condizione di scarsa visuale della strada. Stessa sorte spetta ad ampi tratti di Via Ostiense, una strada percorsa da migliaia di auto ogni giorno, una strada tristemente nota per la sua pericolosità e per i gravissimi incidenti, spesso mortali, accaduti.

Questa Amministrazione Municipale, - continua Possanzini nelal sua disamina - che ricordiamo gode di autonomia amministrativa relativamente alle politiche sul verde pubblico, il famoso "decentramento del verde", preferisce utilizzare un modello "Ponzio Pilato" proponendo di chiudere le strade al transito veicolare e piazzando cartelli con i nuovi limiti di velocità su quelle ancora praticabili, invece di intervenire per metterle in sicurezza....

Tutto questo accade mentre le risorse disponibili vengono utilizzate in modo assolutamente anomalo, alla faccia della tanto blandita trasparenza, così come è accaduto sia con i costi sostenuti per la cartellonistica con i nuovi limiti di velocità sia con i quasi mille euro spesi per uno spot di così detta promozione turistica che ha avuto come unico effetto quello di far indignare tutta la città di Roma Capitale tranne i promotori dello spot stesso.

Se accadranno incidenti causati dagli oleandri, dalle foglie di palma o da arbusti di vario genere che invadono le sedi stradali, chi ne risponderà? Una cosa è certa, lo ha stabilito la Corte di Cassazione, il Sindaco della città è responsabile anche penalmente dell'incolumità pubblica qualora non abbia adottato comportamenti atti ad impedire l'evento dannoso. E' evidente che sfalciare qualche chilometro di bordo strada non è impossibile per un'Amministrazione che ha a cuore la sicurezza dei cittadini, soprattutto se il Municipio gode di una autonomia amministrativa specifica che rende l'ter meno tortuoso. L'Amministrazione cittadina si dia, dunque, una mossa.. per mettere in sicurezza le strade del territorio quanto prima".

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