Ostia, De Donno chiude la porta al PD

Il sacerdote- durante l’intervista tenuta da Emilio Pappagallo -, ha avuto modo di ripercorrere il suo trascorso ecclesiastico ad Ostia, sfociato recentemente in politica. De Donno ha tenuto innanzitutto a smorzare le polemiche sollevate nei giorni scorsi da Casa Pound Italia in merito al suo doppio incarico, spirituale ed elettorale: “Per questo impegno politico ho richiesto una sospensione dell’attività sacerdotale, non posso amministrare alcun sacramento”.
De Donno ha poi proseguito l'intervista fugando ogni dubbio riguardo alle voci che lo volevano alleato del Partito Democratico e di altri schieramenti di sinistra: “Abbiamo messo dei paletti per poter partecipare collateralmente alla nostra lista e riguardano l’identità civica dei candidati delle altre liste che non devono far riferimento a nessun partito”.
Don De Donno, rimarcando il proprio progetto programmatico - come quello della “giunta itinerante” -, ha poi concluso precisando un’altra conditio sine qua non per appartenere ed apparentarsi con “Laboratorio Civico X”: “Nessuno deve aver fatto parte dell’amministrazione precedente, sia come consiliatura, sia per quanto riguarda l’apparato sostenitore”.