La sinistra e il complesso dei migliori
“La sinistra è solita perdere perché è antipatica, arrogante, presuntuosa e insincera. Affetta da quattro malattie: il linguaggio codificato (io sì che la so lunga), il politicamente corretto (tu non devi parlare come vuoi), gli schemi secondari (tu non puoi capire) e la supponenza morale (noi parli
(AGR) di Ruggero Cametti
“C'è ancora domani” il film di Paola Cortellesi ha superato i 23 milioni di incassi. Il film fu giudicato dalla commissione preposta del Ministero della Cultura di scarso valore e quindi bocciato. Chi è stato il genio di ministro che ha assunto questa responsabilità ? L’ufficio stampa del dicastero ha spiegato che la decisione risale ancora alla gestione Franceschini, e che quindi la responsabilità non cade in capo all’attuale ministro Gennaro Sangiuliano. Repubblica aveva inizialmente sollevato il caso senza reale contezza forse di chi fosse il ministro in questione ed era partita in quarta generando una serie di equivoci, chiarimenti e prese di distanza.
Dice bene Alessandro Gnocchi del Giornale del 25 novembre.« "Contrordine compagni!" avrebbe ironizzato Giovannino Guareschi di fronte alla figuraccia di Repubblica, che ha trascinato con sé, in fondo al pozzo di cose tragicamente ridicole, anche Dario Franceschini,ex ministro della Cultura».
Il problema è che a sinistra sono come la Virna Lisi del Carosello degli anni sessanta su una marca di dentifrici . “Con quella bocca puoi dire ciò che vuoi” dicevano alla bella e brava attrice. I giornaloni possono dire tutto e il contrario di tutto. E sono alla ricerca disperata della quaestio di rilievo utile per sconquassare le elezioni europee. La sognano di notte.
Comunque la rettifica pervenuta da più parti ha impedito al gruppo dei ben noti trinariciuti, per rimanere su Guareschi , (Boccia, Fratoianni, Bonelli ,Soumahoro, Conte,,Schlein e company) di chiedere le dimissione di quel fascistone del ministro Valditara. Dimissioni! Dimissioni!
Altro scivolone di tipo lessicale lo troviamo in coloro i quali utilizzano impropriamente termini importanti come “mistero della fede”, dimostrando scarsa sensibilità verso migliaia e migliaia di cristiani. I principali mysteria fidei della Religione Cristiana sono l'Unità e la Trinità di Dio e l'incarnazione di Cristo. Non scherziamoci sopra.La sinistra italiana rispetta gli arabi mussulmani, un po' meno gli ebrei e sfotte i cristiani.Ci riferiamo alla frase “infelice”, a nostro modesto parere, della scatenata giornalista Dietlinde Gruber, detta Lilli nella trasmissione di qualche giorno fa di “Otto e mezzo” .
“Sì, abbiamo una donna come presidente del Consiglio, che però ci tiene a essere chiamata “il” presidente del Consiglio. Per me è un mistero della fede. Sarà anche questa una cultura di destra patriarcale?"ha asserito la conduttrice.
Per Dietlinde Gruber, detta Lilli, dunque, Giorgia Meloni non sarebbe libera di scegliere di farsi chiamare “il” presidente così come Beatrice Venezi , la più giovane donna a dirigere un’orchestra in Europa , non deve farsi chiamare “direttore d’orchestra” e Emma Bonino nel lontano 2013 non doveva farsi chiamare Ministro degli Esteri , bensì la ministra.
A volte, infatti, la brava giornalista sembrerebbe assomigliare alla signorina Rottermeier , personaggio del racconto “Heidi”della scrittrice Johanna Spyri. La signorina Rottermeier , resa molto bene nel cartone animato degli anni 80 e 90, tratto dal libro della Spyri, era la governante di Clara , la bambina malata a cui Heidi faceva compagnia. Governante severa, acida e con un’ossessione per il controllo, la donna rendeva la vita impossibile alla povera Heidi , bambina destabilizzante ai suoi occhi in quanto troppo vivace e creativa così come forse è destabilizzanti Giorgia Meloni, nei suoi successi, agli occhi della Gruber.
Per quanto attiene il patriarcato pure citato da Dietlinde Gruber, detta Lilli, rimandiamo tutti a Cacciari. Il filosofo ospite a Otto e mezzo, giorni fa, ha fatto un'analisi chiara della situazione culturale del nostro Paese: il modello di famiglia patriarcale non esiste più da oltre 200 anni .Chi conosce la storia queste cose le sa, il resto che si ostina a non studiare la storia si inventa fanfaluche.
Ad ogni buon conto ciascuno ha il diritto di esprimere le proprie idee, il problema è il “come”.
In un libro di Luca Ricolfi del 2005 “Perché siamo antipatici. La sinistra e il complesso dei migliori”,troviamo la spiegazione di taluni comportamenti di politici, opinionisti, giornalisti. La sinistra è solita perdere perché è antipatica, arrogante, presuntuosa e insincera e affetta da quattro malattie: il linguaggio codificato (io sì che la so lunga), il politicamente corretto (tu non devi parlare come vuoi), gli schemi secondari (tu non puoi capire) e la supponenza morale (noi parliamo alla parte migliore del paese). Lo dice Ricolfi nel suo libro. Io mi limito a condividere .
NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)
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