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La guerra, le canzonette....il canone RAI

La guerra tra la Russia e l'Ucraina non e' scoppiata all'improvviso e i protagonisti reali del conflitto sono nascosti dietro le quinte.Tutte le guerre sono brutte ma questa lo è in modo particolare e verra' un giorno in cui forse non saremo piu' costretti a pagare il canone TV

printDi :: 09 febbraio 2023 17:51
La guerra, le canzonette....il canone RAI

(AGR) di Ruggero Cametti

“La guerra non scoppia mai in modo del tutto improvviso, la sua propagazione non è l'opera di un istante” ha scritto Von Clausewitz nel suo Trattato sulla guerra nel 1832.

 
Se guardiamo gli avvenimenti del '900 , ci rendiamo conto ,che le guerre che lacerarono il XX secolo non scoppiarono all'improvviso ma ebbero lunghe gestazioni.

La competizione e l'accumularsi di tensioni tra i grandi stati europei sul piano economico e tecnologico , la seconda rivoluzione industriale, il nazionalismo nascente e l'imperialismo, portarono nel 1914 all'attentato di Sarajevo e allo scoppio della prima guerra mondiale. La conferenza di Pace di Parigi del 1919 pose fine al conflitto ,cancello' l'impero austroungarico, l'impero ottomano, l'impero prussiano e l'impero russo. Sulle ceneri degli imperi distrutti si delinearono nuovi stati , gia' al loro nascere fortemente instabili ( pensiamo all'Europa dell'est e al medio-oriente) .

La pace non fu reale ,al contrario, fu l’origine di tensioni , risentimenti e conflitti che inevitabilmente esplosero nella seconda guerra mondiale nel 1939. Del Nazismo e del Fascismo che alimentarono e accompagnarono la guerra e' stato scritto tutto. La guerra fini' nel 1945.

Il trattato di pace di Parigi del 1947 di fatto confermava gli accordi della conferenza di Yalta del febbraio '45 tra Roosevelt, Churchill e Stalin.

E ancora una volta la cosiddetta pace non fu una vera pace.

Idro Montanelli , in un editoriale su “Il Giornale” del 1985 , a quarantanni di distanza dall'incontro dei grandi a Yalta , scrisse “ l'Occidente si arrese all'Unione Sovietica consentendole di accaparrarsi mezza Europa e di spegnervi quelle libertà, per difendere le quali esso era sceso in guerra contro il nazismo. ... Jalta fu una tappa e una svolta nella storia di questo secolo. È giusto ricordarla. I sovietici, come un fasto. Noi occidentali, come un lutto”.

Quelle liberta' negate hanno pero' covato e - a lungo- il desiderio di affrancarsi dal giogo comunista e dopo la caduta del muro di Berlino si sono espresse una a una. Nel 1990 avvenne l'unificazione della Germania, poi la Polonia, i Paesi Baltici ebbero riconosciuta l'indipendenza e via via molti altri paesi russificati dal Patto di Varsavia si sono liberati e con la liberta' e l'indipendenza hanno chiesto con il tempo l'adesione alla Nato, con grande sofferenza per la Russia.

Questa carrellata storica ( speriamo di non aver annoiato) sta ad indicare che anche la guerra tra la Russia e l'Ucraina non e' scoppiata all'improvviso e i protagonisti reali del conflitto sono nascosti dietro le quinte.

Tutte le guerre sono brutte ma questa in modo particolare. Lucio Caracciolo ci gela quando afferma “Solo gli Stati Uniti sono in grado di imporre la fine del conflitto. Prima o poi l’invio periodico e limitato di armi occidentali ai combattenti ucraini non basterà più. Bisognerà considerare l’invio di nostre truppe in Ucraina. A quel punto ci scopriremo di fronte alla scelta che abbiamo finora evitato di considerare: fare davvero e direttamente la guerra alla Russia oppure lasciare che la Russia prevalga.”. Quindi la situazione e' seria.

Gli Italiani intanto , che dalla prima guerra mondiale hanno riportato una “vittoria mutilata” e la seconda guerra l'hanno persa con disonore, avrebbero voluto ospitare in video e audio il presidente Zelensky alla kermesse canora del Festival di Sanremo.

Meglio di una telenovela ,recenti news ci dicono che non ci sara' il video, nemmeno l'audio ma un testo scritto da Zelensky e letto da Amedeus nel corso della manifestazione canora. Personalmente e' tanto che non guardo il Festival di Sanremo e non lo guardero' nemmeno quest'anno... pero' miscelare – anche solo con il testo letto dal conduttore- nella mente dello spettatore, le scene cruente e gli eccidi commessi in terra ucraina (che la tv quotidianamente ci sottopone) con le canzonette e' paradossale e fa male.

Ma tant'e' …. non ci possiamo fare nulla. Per fortuna ,al lauto pagamento dei protagonisti dell'attesa manifestazione (in questa Italia in recessione) non provvedono solo i cittadini che pagano il canone ma anche gli sponsor ufficiali della manifestazione e gli spot venduti dalla Rai. E' una magra soddisfazione che non riduce lo sconcerto e le perplessita' che si provano rispetto alla vicenda. Verra' un giorno in cui forse non saremo piu' costretti a pagare il canone TV. Le Tv private e le pay-tv aumentano di giorno in giorno e sono preferite dagli Italiani. E sinceramente- parere personale- la Rai non garantisce piu' un servizio pubblico ma di parte. Potrebbe pagarsi autonomamente i progetti che elabora con la numerosa pubblicita' che ci propina quotidianamente.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

foto archivio AGR

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