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A Marco Biagi dedicata la Sede del Ministero del Lavoro

print14 maggio 2009 07:46
Marco Biagi - Giuslavorista

Marco Biagi - Giuslavorista

(AGR) Con l’apposizione di una targa ricordo, alla memoria, è stata intitolata ufficialmente a Marco Biagi la sede del Ministero del Lavoro, a Roma in via Veneto 56.

Il titolare del dicastero, Maurizio Sacconi, ha presieduto la cerimonia in presenza dei ministri dell'Interno, Roberto Maroni, della Funzione pubblica, Renato Brunetta, del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, della moglie del giuslavorista scomparso, Marina Biagi, di Luca Tarantelli, figlio di Ezio Tarantelli, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, del vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo e dei Commissari Staordinaridegli Entidi Previdenza e di Assistenza Paolo Crescimbeni (Inpdap), Antonio Mastrapasqua (Inps), Fabio Sartori (Inail).

Tra i rappresentanti delle parti sociali erano presenti il direttore della Confindustria Gianpaolo Galli e il segretario generale dell'Ugl Renata Polverini.

Il giuslavorista venne ucciso il 19 marzo del 2002, a soli 51 anni, in un agguato delle Brigate Rosse sotto casa sua mentre era senza scorta. Biagi, già docente in numerosi atenei italiani, è stato il rappresentante del governo italiano alla Ue e il consigliere, nonché consulente, del ministro Roberto Maroni nel 2001, all’epoca titolare del Welfare.

Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo al termine della cerimonia ha annunciato "che come Regione offriremo alle associazioni che hanno custodito, a volte in solitudine, la memoria delle vittime del terrorismo un progetto: una Casa della memoria a loro dedicata. Presentero' sicuramente questo progetto nell'assestamento di bilancio. Nelle prossime settimane accelereremo l'iter e daremo tutti i dettagli.Nei confronti delle vittimeabbiamo un debito: questo Paese ha raccontato troppo spesso il terrorismo solo con gli occhi dei terroristi, come se quella fosse la verita'. Del progetto ho parlato anche con la sorella e la moglie di Biagi e con il figlio di Ezio Tarantelli, altra vittima della violenza. Come Presidente della Regione ho chiesto al governo e in particolare al sottosegretario Gianni Letta e al ministro del lavoro Maurizio Sacconi di costituire insieme un gruppo di lavoro".

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