Infanzia: Save the Children, dati Istat negli ultimi 10 anni 134 mila nascite in meno
134 mila neonati in meno
(AGR) “I nuovi dati Istat sul divario tra nascite e decessi, nonché il calo dei nuovi nati, confermano come nel nostro Paese vi sia in atto un vero e proprio smottamento demografico, che procede a passo sempre più spedito. Solo negli ultimi 10 anni l’Italia ha perso quasi 134 mila neonati e rispetto al baby boom degli anni Sessanta registriamo oltre mezzo milione di nascite in meno. Il nostro è un Paese che continua ad invecchiare e questo ci deve far riflettere: in Italia nascono pochi bambini e hanno in media genitori più anziani rispetto al passato, anche in considerazione delle difficoltà per i più giovani di raggiungere l’autonomia necessaria per sostenere un nuovo nucleo familiare”, è il commento di Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita dei bambini a rischio e garantire loro un futuro - sui dati pubblicati oggi dall’Istat che attestano un nuovo record della denatalità in Italia.
Uno campanelli di allarme di questo calo, secondo Save the Children, è la flessione delle iscrizioni a scuola nel primo anno delle primarie: per l’a.s. 2019/2020, ad esempio, le domande presentate sono state poco più di 473.000, con una perdita di circa 23.000 bambini rispetto all’anno precedente (-4,6%), mentre il ciclo di scuola secondaria ha registrato una flessione di altri 20.000 studenti. Questi dati possono anche essere uno stimolo per una riflessione volta al ripensamento del sistema scolastico e dell’offerta educativa, garantendo a tutti i bambini l’inserimento già dall’asilo nido e una scuola a tempo pieno.
Save the Children