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Carabinieri, i NAS in 265 RSA

Eseguiti a ferragosto decine di controlli sull'intero territorio nazionale da parte dei carabinieri. Individuate 51 irregolarità, pari al 19% dei controlli effettuati.Denunciate 14 persone all'autorità giudiziaria, 980 violazioni amministrative accertate

printDi :: 18 agosto 2020 15:39
carabinieri nas

carabinieri nas

(AGR) Nell’appena concluso fine settimana di Ferragosto, i NAS Carabinieri hanno dato esecuzione ad una estesa campagna di controllo in ambito nazionale finalizzata all’accertamento del rispetto dei livelli di assistenza e di cura presso strutture socio-sanitarie e ricettive. Il monitoraggio è stato elaborato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, in concomitanza con il periodo di maggiore intensità vacanziera della stagione estiva, allorquando si registra un aumento della presenza di anziani nei centri di ricovero, con potenziale rischio di diminuzione del livello di erogazione dei servizi e situazioni di abbandono. A tali finalità si sono aggiunte le verifiche circa l’applicazione delle misure di prevenzione e contenimento alla diffusione epidemica e l’adozione dei dispositivi di protezione da parte degli operatori, al fine di tutelare la salute degli anziani e disabili, particolarmente esposti a potenziali gravi pericoli in caso di contagio da COVID-19.

Dal 14 al 16 agosto, l’azione di vigilanza e controllo è stata rivolta a tutte le tipologie di centri dedicati all’assistenza ed ospitalità degli anziani e delle fasce deboli della popolazione (portatori di handicap, persone non autosufficienti, pazienti in riabilitazione, ecc.), quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.), le strutture ad orientamento sanitario-riabilitativo, le case di riposo, le comunità alloggio e le case famiglia.

 
Nel citato periodo, i NAS hanno ispezionato 265 strutture e centri dedicati all’accoglimento e all’assistenza, individuandone 51 con irregolarità, pari al 19% degli obiettivi, selezionati sulla base di una pianificazione preventiva sul territorio e da segnalazioni pervenute da cittadini.

Nel corso della vigilanza sono state rilevate situazioni penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 14 persone addette allo specifico settore, in particolare gestori delle strutture e operatori, accertando episodi di mancata assistenza e abbandono di anziani, specie non autosufficienti. Ulteriori infrazioni penali hanno riguardato l’esercizio abusivo della professione sanitaria, l’uso di falsi titoli professionali di infermiere ed operatore socio-assistenziale nonché la presenza di personale privo di adeguata preparazione professionale. Una parte ulteriore di contestazioni interessa violazioni amministrative relative ad inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, quali la presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e l’uso di spazi e stanze inferiori a quelle minime previste.

Sono state rilevate anche violazioni attinenti il rispetto della normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro nonchè in materia di autocontrollo e di igiene alimentare. Complessivamente sono stati segnalati all’Autorità amministrativa e sanitaria 41 gestori e responsabili delle strutture, contravvenzionati con sanzioni pecuniarie per un ammontare di oltre 68 mila euro.

A causa delle gravi carenze strutturali ed igieniche sono stati disposti provvedimenti di chiusura o sequestro delle attività nei confronti di due strutture, una risultata abusiva e l’altra gravemente deficitaria in materia sanitaria ed edilizia e priva di garanzie di sicurezza a favore degli ospiti. Presso un’ulteriore RSA è stata invece disposta l’immediata sospensione dell’attività di preparazione dei pasti per gli ospiti a causa di una accertata infestazione di roditori nelle aree adibite alla conservazione e lavorazione delle derrate alimentari.

La campagna di controllo sulle strutture socio-sanitarie ed assistenziali si colloca in un più articolato piano di controllo denominato “Estate Tranquilla”, condotto dalla Specialità dell’Arma per tutelare la salute pubblica ed elevare la sicurezza dei comparti di fornitura di beni e servizi di maggiore richiesta durante il periodo vacanziero e turistico.

Complessivamente, da giugno scorso, il monitoraggio ha già determinato l’esecuzione di 3.600 ispezioni in tutto il territorio nazionale su attività imprenditoriali del settore turistico o situate in aree a preminente vocazione vacanziera come stabilimenti termali e centri benessere, agriturismi, villaggi turistici e stabilimenti balneari, ristoranti, filiera del prodotti ittici, gelaterie e punti di ristoro delle principali strade e autostrade, stazioni, porti e aeroporti.

Nel corso dei controlli sono state contestate, nel 28% delle strutture oggetto di ispezione, 80 sanzioni penali e comminate 980 violazioni amministrative, per complessivi un milione e 200 mila euro di sanzioni pecuniarie. In particolare, 146 aziende presentavano gravi irregolarità strutturali o igieniche tali da disporre un immediato provvedimento di sospensione dell’attività o di sequestro dell’intera plesso. Nel medesimo contesto, i NAS hanno operato il sequestro di quasi 24 tonnellate di prodotti alimentari irregolari, in particolare ittici, per un valore commerciale di oltre 200 mila euro, impedendone la commercializzazione ed il consumo finale.

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