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Roma, minacce e danneggimenti ai suoi beni, operatrice socio sanitaria denuncia l'ex-compagno, arrestato 39enne

Nella circostanza, una donna di 37 anni, operatrice socio sanitaria presso il Policlinico Umberto I ha denunciato che l’ex compagno, si era presentato presso il reparto dove lavora, minacciandola per non aver ricevuto risposta alle telefonate . L'uomo è stato bloccato all'interno dell'ospedale

printDi :: 06 luglio 2025 17:43
Carabinieri intervento presso Policlinico Umberto I

Carabinieri intervento presso Policlinico Umberto I

(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un uomo romano di 39 anni, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di atti persecutori, nei confronti della ex compagna, raggiunta e minacciata sul posto di lavoro.

Nella circostanza, una donna di 37 anni, operatrice socio sanitaria presso il Policlinico Umberto I, stanca delle continue minacce, danneggiamenti dei suoi beni mobili ed immobili, già oggetto di pregresse denunce, il pomeriggio scorso ha chiesto aiuto ai Carabinieri contattando direttamente l’utenza privata del Comandante della Stazione Roma Macao riferendo che l’ex compagno, si era presentato presso il reparto dove lavora, minacciandola per non aver ricevuto risposta alle innumerevoli telefonate e per essere stato bloccato sull’app di messaggistica WhatsApp.

 
L’immediato intervento della pattuglia, inviata dal Comando Stazione Carabinieri ha permesso in poco tempo di rintracciare e bloccare l’uomo all’interno del Policlinico Umberto I, ancora in stato di agitazione.

Per questo motivo, la vittima ha reiterato la denuncia, mentre l’uomo, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato dai Carabinieri e lo hanno accompagnato presso il carcere di Roma Regina Coeli.

Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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