Rifiuti, a Roma è "anarchia" amministrativa

A chiudere questo girone infernale altri due aspetti: il primo sono i costi assurdi che sta sostenendo il Comune di Roma visto che i cittadini romani che gia pagano le tasse più alte d'Italia stanno per inviare questi rifiuti in altre regioni; il secondo è che chi negli anni passati chi faceva lezioni di buone pratiche per lo smaltimento dei rifiuti oggi fa peggio di chi li ha preceduti, percorrendo la folle strada di realizzare nuove discariche.
In questo clima di anarchia amministrativa – concludono Nanni e Bozzi - dove in due anni e mezzo non si è riusciti a progettare un percorso davvero concreto e sostenibile per trovare una soluzione a questo annoso problema, nel quale come in un valzer viennese si sono succeduti 5 assessori con competenze sulle aziende partecipate (Minenna, Mazzillo, De Dominicis, Colomban, Lemmetti), 2 assessori all’ambiente (Muraro e Montanari) e 3 responsabili di Ama (Solidoro, Bina e Bagnacani), purtroppo le prospettive per il futuro non sono affatto positive. Ci auguriamo che il Governo a questo punto intervenga mettendo mano ad una situazione che non è più sostenibile per la Capitale d’Italia e per i suoi cittadini".