Ostia, armi e droga nascoste in un armadietto, arrestato 50enne
L'uomo deteneva in un armadio presso la sua abitazione circa 350 gr. di cocaina, due pistole e 120 proiettili di vario tipo. Arrestato ed accompagnato presso le aule dibattimentali di piazzale Clodio è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione e 20mila euro di multa.
Carabinieri Ostia armi e droga sequestrate
(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo Sezione Radiomobile di Ostia, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un uomo, 50 enne, con precedenti, gravemente indiziato dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione di armi detenute illecitamente.
Le pattuglie dei Carabinieri, impegnate nel quotidiano controllo del territorio nelle zone particolarmente degradate e note per lo spaccio di stupefacenti, hanno notato in via Forni un uomo sospetto che alla vista dei militari ha cercato di dileguarsi scappando a piedi. I Carabinieri insospettiti, lo hanno raggiunto e bloccato e a seguito di un controllo lo hanno trovato in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente, motivo per il quale i militari hanno deciso di approfondire il controllo anche presso l’abitazione.
La perquisizione domiciliare, ha permesso infatti ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare, infatti, occultati in un armadio, 7 involucri di cocaina per un peso complessivo di circa 350 g, una pistola revolver magnum 357, risultata rubata ed una pistola a salve modificata, ma idonea all'esplosione di colpi d'arma da fuoco di calibro "380", unitamente a ben 128 proiettili di vario calibro.
Per questo motivo, l’indagato è stato arrestato e accompagnato presso le aule dibattimentali di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e al termine del rito abbreviato, a seguito di richiesta formulata dal PM della Procura della Repubblica, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione e 20mila euro di multa.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito