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Lazio, qualità della vita ai minimi termini

print17 ottobre 2011 16:52
(AGR) ( AGR )

Roma a fondo classifica tra le grandi città italiane, 10a su 15. Latina penultima tra le medie città, al 42° posto. Frosinone al 41° posto tra le 45 piccole città, Viterbo in 31a posizione e Rieti 21a.Soprattutto immondizia, ma anche traffico e smog, cattiva depurazione: continuano a frenare Roma e i capoluoghi del Lazio sul fronte ambientale, secondo il XVIII Ecosistema urbano di Legambiente, realizzato con il contributo scientifico dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore. La Capitale si piazza a fondo classifica tra le grandi città italiane, in 10a posizione su 15; tra le medie città, Latina è addirittura penultima, al 42° posto; Frosinone a fondo classifica tra le 45 piccole città, al 41°; Viterbo oltre la metà classifica in 31a posizione ma anche per trovare Rieti bisogna arrivare fino al 21° posto.

Grandi, medie e piccole. E' questa la novità del Rapporto, decisa per confrontare gruppi di città più omogenei: città grandi (con popolazione superiore ai 200.000 abitanti), città medie (popolazione tra 80.000 e 200.000 abitanti) e città piccole (popolazione inferiore a 80.000 abitanti), rendendo “tridimensionale” la classifica della qualità ambientale. Modifica che rende però impossibile un confronto diretto di “posizione” con le precedenti edizioni del Rapporto. E' proprio la gestione dei rifiuti uno dei fattori di maggiore pressione ambientale nelle nostre città laziali. Roma con i suoi 661,3 kg di rifiuti pro-capite prodotti all'anno è tra le peggiori grandi città italiane, ma il problema è di tutto il Lazio visto che Frosinone produce ben 623,3 kg/ab/anno, Latina 593,2 kg/ab/anno, Viterbo 538,1 kg/ab/anno ed infine Rieti 521,3 kg/ab/anno. E di tutto ciò ben poco è raccolto in modo differenziato, non si scelgono i sistemi porta a porta e i risultati sono ben lontani dalla media nazionale: se Verona è al 50,2% e Torino in poco tempo è arrivata al 42,5%, Roma fa un timido passetto avanti dal 19,5% rimanendo inchiodata al 21,6%; Rieti dal 12,9% passa al 14,9% e Viterbo dal 10,8% al 10,9%, mentre addirittura diminuisce Latina dal 30,1% al 29,2% e Frosinone, dal 38,8% si colloca al 15,1%, eliminando i rifiuti da trattamento meccanico biologico che aveva erroneamente computato nella differenziata lo scorso anno.

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