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I Grandi Italiani in Campidoglio

print27 febbraio 2012 17:55
(AGR) ( AGR ) Nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’Archivio Storico Capitolino propone, dal 16 febbraio, la mostra ‘Testamenti di grandi italiani’ che, attraverso una prima raccolta pubblica di testamenti originali, intende illustrare la dimensione umana di grandi personaggi noti principalmente per le loro attività pubbliche: Cavour, Verdi, Caruso, Garibaldi, Lina Cavalieri, tra gli altri.

Il Consiglio Nazionale del Notariato, che ha curato la mostra, ha disposto i lavori di restauro del codicillo testamentario di Giuseppe Garibaldi, scritto di suo pugno il giorno prima di morire a Caprera, riporta la data del 1° giugno 1882: uno degli straordinari documenti in esposizione.

La Fondazione Italiana> del Notariato – l’altro partner curatoriale - in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, promuove l’istituzione di una borsa di studio annuale di 10 mila euro per l’inventariazione di 62 volumi contenenti atti notarili del XVI secolo e custoditi nell’Archivio Notarile Urbano, conservato presso l’Archivio Storico Capitolino. La borsa di studio, per titoli e colloquio, è riservata a laureati in discipline storico-giuridiche-umanistiche, specializzati in discipline archivistiche e riguarda la schedatura analitica degli atti contenuti nei registri della serie Instrumentorum, per creare uno strumento informatico che ne agevoli la consultazione.

Questi atti permettono di ricostruire lo spaccato di una Roma del ‘500 impegnata in attività commerciali, committenze artistiche, compravendite e con una forte affluenza di stranieri alla corte di Roma che determinò la crescita incontrollata dell’attività notarile praticata da notai forestieri. Ciò determinava frodi, proteste, contrasti che minavano la pubblica fides del notaio: non era accettabile che nella capitale della Chiesa non fosse a volte possibile reperire atti dispersi o eseguire le pubbliche volontà dei testatori. La bolla Sicut prudens, emanata nel 1507 da Giulio II, intervenne in questa situazione istituendo il Collegio dei Correttori e Scrittori della Romana Curia, dotato di un archivio destinato a raccogliere le copie degli atti rogati, creando in tal modo uno dei più importanti Archivi generali della Curia romana. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Unità Tecnica di Missione 150 della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio dell’Unità Tecnica di Missione 150 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Giustizia, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di Roma Capitale (Fonte comune di Roma).

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