Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Gravidanza, diagnosi Prenatale, in Italia malformazioni congenite nel 2% dei casi

Convegno di studio a Catania. Aumentati i fattori di rischio che espongono le gestanti a complicanze sempre più frequenti e complesse. Innalzata la soglia relativa alla percentuale di malformazioni congenite che possono interessare il feto e che riguardano circa il 2% dei nascituri

printDi :: 07 luglio 2025 16:07
Diagnosi prenatale convegno Catania

Diagnosi prenatale convegno Catania

(AGR) Negli ultimi anni l’esperienza della gravidanza è profondamente cambiata, sia dal punto di vista sociale sia da quello clinico. Sono aumentati infatti i fattori di rischio che espongono le gestanti a complicanze sempre più frequenti e complesse, così come si è innalzata la soglia relativa alla percentuale di malformazioni congenite che possono interessare il feto, «e che oggi in Italia riguardano circa il 2% dei nascituri: un’incidenza molto alta, che va costantemente monitorata per garantire una risposta sanitaria tempestiva ed efficace». L’ambiente in cui viviamo, l’età media delle gravide (sempre più avanzata) e la crescente diffusione di patologie metaboliche come il diabete o l’obesità, hanno cambiato lo scenario della “dolce attesa”, richiedendo sempre più attenzione nell’ambito della prevenzione materno-infantile.

Il focus scientifico “Hot Topics in Diagnosi Prenatale” – che si è svolto a Catania presso la sede idipharma e che ha visto riuniti professionisti del settore ginecologico e ostetrico – ha puntato l’attenzione sull’importanza di una presa in carico precoce e multidisciplinare. E lo ha fatto grazie al supporto del team dell’Unità Operativa Complessa del Centro di Medicina Fetale e Genetica Medica dell’Ospedale “Di Venere” di Bari – diretta dal prof. Paolo Volpe – una delle poche strutture specializzate in Italia. «Eventi formativi come quello di oggi sono fondamentali – ha sottolineato la dott.ssa Valentina De Robertis, durante il suo intervento su translucenza nucale, test combinato e Dna fetale – perché spesso sono gli operatori che fanno gli screening in fase precoce, e nei centri a basso rischio, a intercettare patologie fetali da dover gestire».

 
Investire nella salute delle donne in gravidanza vuol dire prendersi cura del benessere delle nuove generazioni. Una sfida che riguarda tutti: medici, famiglie, istituzioni. Un supporto in questa direzione arriva dalle nuove tecnologie, «in particolare dagli strumenti diagnostici, che negli ultimi anni sono migliorati tantissimo, offrendo esami sempre più precisi e performanti – ha aggiunto la dott.ssa Mariachiara Bosco - la capacità di risoluzione sempre più elevata consente infatti la visualizzazione di strutture molto piccole, in epoche gestazionali precoci, con un’alta precisione diagnostica di patologie a carico di organi come il cuore anche nel primo trimestre, epoca che precede l’esame morfologico. Da questo deriva un conseguente inquadramento precoce dell’anomalia, con relativo counseling della paziente e studio delle più efficaci strategie terapeutiche».  

A porre l’attenzione sulle gravidanze gemellari – aumentate negli ultimi anni a causa della diffusione della procreazione medicalmente assistita - è stata infine la dott.ssa Claudiana Olivieri, dell’equipe del prof. Volpe: «La gestazione gemellare in Italia interessa circa il 2% delle donne gravide – ha spiegato - con complicanze tipiche - soprattutto nei casi monocoriali, in cui i feti condividono la stessa placenta - che possono interessare anche il 20-25% delle gravide. Per questo diventa fondamentale gestire queste gravidanze sin dal primo trimestre, in centri di riferimento altamente specializzati».

Tra i temi affrontati: l’evoluzione degli approcci clinici ed ecografici, l’uso della translucenza nucale, del test combinato e del DNA fetale, la valutazione precoce del cervello e le implicazioni legate a condizioni rare come l’assenza del dotto venoso o del corpo calloso. «L’obiettivo del convegno – ha concluso Alessandro Bottino, amministratore delegato idipharma - è offrire strumenti aggiornati e riflessioni condivise per migliorare l’efficacia diagnostica e la qualità della comunicazione medico-paziente, in un ambito in cui competenza tecnica e sensibilità umana devono sempre andare di pari passo».

Nelle foto delle dott.sse De Robertis, Olivieri e Bosco dell’Unità Operativa Complessa del Centro di Medicina Fetale e Genetica Medica dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, diretta dal prof. Paolo Volpe

Photo gallery

Diagnosi prenatale convegno Catania
Claudiana Olivieri
Mariachiara Bosco
Valentina De Robertis

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE