Fiumicino, concessioni o.k.

13 giugno 2014 20:56

(AGR) Mare di Roma, ora finalmente si farà.... sul serio. Con una sentenza inoppugnabile, la Sesta sezione del Consiglio di Stato pone fine all’annosa questione delle concessioni demaniali che hanno portato la Procura di Civitavecchia a ordinare “in via cautelativa”, il sequestro di una serie di strutture delle spiagge attrezzate che hanno fatto innamorare i romani. Ora si attende solo che il procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, già pretore di ferro per l’ambiente a Roma, dia disposizione affinché la solerte Capitaneria di Porto di Fiumicino, tolga i sigilli ai chioschi. La storia di disordinata burocrazia con il Comune di Fiumicino inizia nel 2002 , quando il comune stipula un convenzione per le concessioni delle spiagge attrezzate, poi messa in dubbio da una sentenza del Tar del 2012 e quindi all’origine dei sequestri della Procura di Civitavecchia, è dunque giunta a conclusione. Il Consiglio di Stato non solo ha deciso che le spiagge attrezzate hanno pieno titolo, ma è anche entrato nel merito delle concessioni demaniali, ribadendo che la convenzione con il Comune di Fiumicino è di diritto e di fatto corretta e coerente con la fruizione pubblica della spiaggia libera, in cui è possibile “il noleggio delle attrezzature balneari” e che i servizi come docce, camminamenti, bagni, assistenza a terra e salvataggio, costituiscono un onere per il Comune.

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