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Ecomuseo, riconosciuto il ruolo insostituibile per la storia e cultura del territorio

print15 maggio 2017 15:33
Ecomuseo, riconosciuto il ruolo insostituibile per la storia e cultura del territorio
(AGR) La Commissione ha proceduto a una visita guidata degli spazi museali interni ed esterni del Polo Ostiense e della Sala macchine storiche dell'Impianto Idrovoro. Si è poi riunita in seduta ufficiale per trattare temi inerenti i rapporti fra istituzione pubblica ed entità museale privata riconosciuta di interesse pubblico. In particolare la discussione si è sviluppata sulla modalità di intervento dell'ente pubblico a favore dell'esistenza e dello sviluppo dei musei di interesse locale previste dalla Legge Regionale n.42, attualmente sospesa dalla sua attuazione.L'Ecomuseo del Litorale Romano, fondato dalla CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio nel 1994, è infatti dal 2010 l'unico sistema ecomuseale della Regione Lazio, a seguito dell'apertura del Polo di Maccarese nel Castello San Giorgio e della realizzazione dei percorsi di visita territoriali.

Riconosciuto dall'OMR (Organizzazione Museale Regionale), l'Ecomuseo è un'entità privata che non beneficia di fondi pubblici specificamente finalizzati al sostenimento delle spese per i costi gestionali della struttura, che sono affrontati unicamente dall'ente fondatore: la CRT, cooperativa che ha progettato e realizzato i due poli museali. La Cooperativa è nata nel 1978 per realizzare la prima ricerca di documenti e testimonianze orali sulla storia della bonifica dell'Agro romano, operata dai braccianti ravennati a partire dal 1884, prima bonifica idraulica dello Stato italiano.

L'attività di raccolta e studio del patrimonio storico e della cultura materiale, e la sua conseguente riconsegna all'utenza sul territorio, e in particolare alle diverse comunità locali, è l'attività primaria permanentemente in corso d'opera nei due poli museali.

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