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Flight care: non esiste un piano di rilancio

print08 marzo 2012 10:21
(AGR) ( AGR )La nuova ondata di cassintegrazioni di Flight Care non è che l’inizio di un incubo. A oggi la società di handling non ha ancora messo sul tavolo alcun piano di rilancio. Di questo passo il rischio fallimento è elevatissimo.

Si tratta di una ipotesi che non possiamo e non dobbiamo nemmeno lontanamente prendere in considerazione. "È necessario che tutti gli enti competenti - spiega Biselli (Crescere insieme), - tra questi anche amministrazione e consiglio comunale di Fiumicino, si mobilitino per evitare un default che porterebbe a conseguenze disastrose. Non solo per i 900 dipendenti che si troverebbero in mezzo a una strada dall’oggi al domani. Ma per il futuro del comparto handling, già alla prese con una deregulation selvaggia.

Dobbiamo fare una seria riflessione: perché un handler con un altissimo tasso di professionalità perde quote di mercato importanti? È una questione di regole, di mercato ormai esasperato oppure altro?>

Il fallimento di Flight Care significherebbe far subentrare nuove società che in un clima già surreale abbasserebbero ancora i costi del lavoro e interni, questo vorrebbe dire: meno sicurezza, minor qualità, stipendi bassissimi.

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