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Ciocchetti: regolarizzare i precari

print04 ottobre 2011 18:25
vicepresidente della Regione Lazio

vicepresidente della Regione Lazio

(AGR) “La crisi incalza e la situazione che si prospetta è critica, le soluzioni da adottare non possano più essere solo quelle ordinarie”. “Propongo di affrontare, con lucidità, la questione della stabilizzazione dei precari del nostro contesto regionale secondo percorsi che siano i più innovativi possibili, nell’ambito di uno scenario di definizione specificatamente nazionale”. “Il Lazio può divenire un laboratorio iniziale di ingegneria sociale, dove garantendo certezza occupazionalea migliaia di lavoratori e alle loro famiglie”. -loscrive il vicepresidente della Regione Lazio ed assessore all’urbanistica e al territorio, Luciano Ciocchetti esponente Udc in una lettera a inviata ad un noto quotidiano. -“Dal primo semestre del 2009, al primo semestre del 2010 è aumentato il numero degli avviamenti complessivi, ma sono diminuiti gli avviamenti stabili del 13%, quindi nel lavoro c’è più precarietà, questo dato colpisce in modo particolare le donne dove gli avviamenti stabili calano del 20%. Invece, la percentuale di occupati sul territorio di Roma è dell’ 81,4% rispetto all’occupazione provinciale, questo significa che rispetto a tutti i lavoratori del Lazio quasi il 60% lavorano a Roma. Come dato generale, poi, possiamo rilevare che il tasso di disoccupazione medio nel 2007 era pari al 6,38%, nel 2008 al 7,53%, nel 2009 è salito al 8,48%. La tendenza attuale per il 2010 è pari al 9,3%, con la specifica che per le donne il tasso di disoccupazione sale al 10,59%.” “Questi dati ci dicono chiaramente di quale entità sia l'emergenza. Pur consapevole dei vincoli di finanza regionale (e nazionale), dei profili costituzionali e dei dettati normativi da rispettare, sono convinto che in tempi straordinari, come sono quelli che stiamo vivendo, le soluzioni da adottare non possano più essere solo quelle ordinarie. Stabilizzare tutti i precari, partendo da un laboratorio Lazio, che dia impulso a tutto il Paese, credo - conclude Ciocchetti -sia una strada giusta da percorrere.">

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