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Giammaria: basta deregulation i saldi di fine stagione vanno tutelati

print03 gennaio 2014 07:47
Confesercenti Provinciale Roma

Confesercenti Provinciale Roma

(AGR) È questo il commento di Mina Giannandrea, presidente di Federstrade-Confesercenti Roma, dopo l’analisi dei primi dati pervenuti sull’andamento della stagione 2013, e che mostrano un’ulteriore flessione dei consumi.

"Dopo le liberalizzazioni degli orari di apertura, che hanno aumentato i costi per i negozianti senza incidere positivamente sui consumi, la deregulation dei saldi, di fatto in atto, è il colpo fatale per i piccoli commercianti, che rischiano la chiusura", spiega Giannandrea.

"In quest’ottica – continua il presidente di Federstrade-Confesercenti Roma - stupiscono ancora di più le dichiarazioni rilasciate da varie fonti, secondo cui i saldi vanno deregolamentati perché ‘la normativa viene aggirata. Se passasse questo principio, quante norme e leggi andrebbero abolite? La constatazione che molti commercianti, a causa dalla crisi, hanno praticato promozioni sottobanco, non può spingere a una liberalizzazione che, di fatto, abolirebbe i saldi. Che sono e rimangono una vera opportunità per tutti: per i consumatori, che hanno la possibilità di concludere buoni affari, e per i commercianti, che possono incrementare le vendite".

"Saldi senza regole e senza controlli, invece – prosegue - consegnerebbero per l’ennesima volta il piccolo commercio in mano alle grandi aziende e ai centri commerciali, con danno per i consumatori e i negozianti. I saldi vanno quindi tutelati, migliorando le normative e arrivando, finalmente, a date di inizio vere e certe, uniche per tutta l’Italia che facciano tornare i saldi ad essere l’evento che erano un tempo. Altrimenti si rischia solo di distruggere i piccoli negozi delle nostre città. Con gravi danni non solo per i consumatori, che vedranno>

sparire il servizio di vicinato nelle strade sotto casa, ma anche per il tessuto economico. Solo a Roma i negozi sono più di 55mila e gestiscono circa l’80% del commercio complessivo della Capitale: la loro scomparsa, come è facile immaginare, avrebbe conseguenze fatali sull’economia e l’occupazione della città".

Sono anni – dichiara Valter Giammaria, Presidente Confesercenti Roma – che la nostra Associazione chiede misure concrete per ripristinare il rispetto delle regole e per combattere il fenomeno, ormai dilagante, dell’abusivismo e della contraffazione nella nostra città.

Un fenomeno – continua Giammaria – che non va confuso con i temi riguardanti l’integrazione ma, che per dare l’idea della complessività e ramificazione basta ricordare che si stimano in circa 4.000/5.000 gli abusivi nella nostra città, centinaia di "mercatini estemporanei" e un peso della contraffazione con un volume d’affari stimato pari a circa 7,5 miliardi di Euro a livello nazionale, più di 2 miliardi dei quali solo nella città di Roma.

Di questa massa di denaro il 30%, costituito per la metà da prodotti del settore moda, viene commercializzato sulla piazza di Roma.

Per questa ragione la Confesercenti Provinciale di Roma chiede una nuova Legge Regionale che riaffermi la centralità delle PMI commerciali nell’economia del nostro territorio e il rilancio del commercio di vicinato.

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