Bel Pese..... in difficoltà, taglio tasse in arrivo?

19 febbraio 2014 13:47
(AGR) Il Pil del Lazio si è ridotto tra il 2007 ed il 2013 dell’8%. Il valore aggiunto dell’industria e costruzioni ha subito una flessione del 16,1%; 50mila i posti di lavoro persi, mentre la disoccupazione è raddoppiata, dal 6,4 al 12,2% (150mila disoccupati in più) a danno dei giovani (disoccupazione oltre il 40%). Senza dimenticare che ogni giorno nel Lazio chiudono oltre 90 imprese, 33 mila solo nel 2013. E le previsioni per il 2014 non lasciano intendere miglioramenti, il potere d'acquisto delle famiglie subirà un ulteriore calo dell'1,1%."Questi numeri sono a dir poco allarmanti: non solo il nostro territorio, ovviamente, ma tutta l'Italia - siamo tra i Paesi in Europa che nei 7 lunghi anni della crisi hanno perso più posizioni in termini di reddito, posti di lavoro, produttività - subisce le conseguenze di una politica immobile, anzi, che ci ha portato indietro anni luce perché non in grado di compiere le necessarie azioni di politica economica. La crescita è ferma al palo, l’ipertrofia burocratica e normativa ha fatto sì che in questi anni il tessuto produttivo delle pmi, che è il cuore pulsante del Lazio, fosse costretto ad un percorso a ostacoli. Lo spreco di risorse pubbliche ha drenato qualità e quantità di servizi , e il costo di cui si è caricato il mercato del lavoro ha schiacciato il potere d’acquisto di individui e famiglie" E' quanto dichiara il vicepresidente di Confcommercio Roma con delega allo sviluppo economico, Rosario Cerra."Il paradosso - aggiunge Cerra - è che in Italia il costo lordo di un dipendente per un’azienda è il più alto d’Europa a fronte di uno stipendio netto che è invece il più basso del vecchio continente. Insomma il lavoratore dipendente costa molto e guadagna poco. Ebbene, il differenziale tra questi due valori ci da la misura dell’inefficienza e dell’inefficacia delle nostre politiche economiche”.
“Ora - conclude Cerra - la partita del governo Renzi si gioca attorno a una grande responsabilità: quella di compiere le scelte giuste, varando le riforme che gli italiani si attendono, alleggerendo la pressione fiscale tra le più alte in Europa, intervenendo sulla spending review, attuandopolitiche attive per il lavoro, basate non più solo sui sussidi, riducendo drasticamente gli adempimenti a carico delle imprese. Ma prima di tutto, mettendo le persone giuste al posto giusto".Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti