Marco Valerio Verni: La cultura del colpevole; Riflessioni sul trattamento delle vittime di crimini
Esplorando la tendenza a giudicare le vittime anziché condannare i crimini
Avv. Marco Valerio Verni
(AGR) Nei giorni scorsi, ha fatto ulteriore notizia la denuncia fatta dalla giovane ragazza di Palermo, rimasta vittima di uno stupro di gruppo (sulla cui dinamica sono ancora in corso le relative indagini, per accertarne la dinamica ed assicurare i relativi colpevoli alla giustizia), secondo cui avrebbe ricevuto degli insulti e dei giudizi in un certo senso accusatori sulla sua persona, quasi a dire che, ciò che le sia accaduto, fosse dipeso anche dai suoi comportamenti.
Al riguardo, è intervenuto all’AdnKronos l’avv. Marco Valerio Verni, noto penalista ed attivista nella lotta su certe tematiche, il quale ha dichiarato: <<Certi commenti che si leggono da qualche parte sulla ragazza vittima di stupro a Palermo lasciano a dir poco basiti e disgustati.
Ma sono solo gli ultimi esempi di una cultura che, nel nostro Paese,ama puntare gli occhi, con fare inquisitorio, sulle vittime, piuttosto che stigmatizzare senza "se" e senza "ma" determinati crimini.
Un conto - vergognoso e pericoloso - è sostenere o anche solo accarezzare l'idea che, chi subisce violenza,"se la sia cercata" e, quindi,"quasi meritata", altro conto è, dal caso concreto, indicare dei comportamenti che possano magari evitare, in futuro,o limitare, il ripetersi di determinati eventi.
Per tornare al caso di Palermo, fermo restando, sempre e comunque, il principio di presunzione di non colpevolezza degli attuali indagati, il plauso va ai magistrati della Procura presso il Tribunale dei minorenni del capoluogo siciliano, per aver prontamente chiesto, a seguito degli sviluppi investigativi del caso, l'aggravamento della misura cautelare nei confronti di uno degli indagati,che in precedenza era stato scarcerato dal giudice delle indagini preliminari (che lo aveva ritenuto in qualche modo pentito) ed affidato ad un centro di accoglienza per minori.
Quello che mi chiedo è se fosse davvero impossibile prevedere il comportamento dell'indagato in questione ed il fatto che, probabilmente,non fosse affatto pentito di quel che aveva fatto,ma che si trattasse di una strategia tesa ad ottenere la derubricazione della massima misura cautelare inizialmente disposta nei suoi confronti.
Per carità, è sempre difficile giudicare,ma,in linea generale,in certe situazioni si dovrebbe sempre prestare un pensiero in più alla vittima>>.
L’avvocato Verni, che è anche legale della famiglia Mastropietro, ossia della giovane ragazza (Pamela), il cui massacro, avvenuto il 30 gennaio 2018, fece notizia in tutto il mondo, ha poi continuato affermando che <<Chi sbaglia, commettendo un crimine, ha sempre la possibilità di recuperare; chi subisce determinati reati, invece, si porterà dietro le conseguenze per tutta la vita.
Deve cambiare l'approccio culturale, ma questo passa anche attraverso i media, da una parte, ed il sistema normativo, dall'altra>>, per poi concludere manifestando la propria vicinanza alla vittima del capoluogo siciliano: <<Esprimo vicinanza alla giovane di Palermo e condivido con lei l'invito a tutte le vittime a non mollare e a non pensare affatto ad eventuali gesti estremi a seguito dell'ignoranza di alcuni>>.
In un momento in cui la sensibilizzazione e il sostegno alle vittime di violenza sessuale sono essenziali, le parole di Marco Valerio Verni risuonano come un richiamo molto importante alla giustizia ed alla solidarietà. E’ un appello a tutti noi per contribuire a creare una cultura in cui la vittimizzazione sia eliminata e la dignità ed i diritti delle vittime siano sempre al centro dell’attenzione.