Omicidio Saman Abbas, la madre estradata in Italia, Nordio: la giustizia può completare il suo corso
Nordio: Con l'estradizione della madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, in arrivo oggi in Italia dopo essere stata arrestata in Pakistan a seguito di un mandato di cattura internazionale, si compie un passo in avanti per il percorso di giustizia per la giovane diciottenne barbaramente uccisa
(AGR) La Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha ottenuto l’estradizione in dell’imputata Nazia Shaheen.La Polizia si è recata in Pakistan dove ha preso in consegna dalle Autorità locali la detenuta Nazia Shaheen. La donna, com’è noto, unitamente al marito Shabbar Abbas e al cognato Hasnain Danish, all’esito del giudizio di primo grado definito il 19 dicembre 2023, è stata ritenuta dalla Corte d’Assiste del Tribunale di Reggio Emilia responsabile dell’omicidio di Saman Abbas, avvenuto a Novellara la notte del 1° maggio 2021.
Dopo l’efferato delitto, Nazia e il marito Shabbar facevano rientro in Pakistan. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia e del NOR della Compagnia di Guastalla, permettevano di acquisire elementi a sostegno delle ritenute responsabilità penali dei genitori della ragazza, a carico dei quali, in data 20.5.2021 e 28.5.2021, era stata emessa dal locale GIP un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, verso le quali si erano resi latitanti.
Le incessanti ricerche svolte dai Carabinieri, supportati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, consentivano di confermare la presenza del padre e della madre sul territorio pakistano. Con la piena collaborazione della Polizia federale del Pakistan e di quella dello Stato del Punjub, in data 15.11.2022, era stato tratto in arresto il padre della vittima che veniva estradato in Italia il 31.8.2023.
Le Autorità di Polizia pachistane, in data 31.5.2024, davano esecuzione alla Red Notice- Interpol (richiesta d’arresto ai fini estradizionali), inserita dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione Interpol successivamente alla commissione dei fatti, anche nei confronti della madre. Al termine di un procedimento giudiziario l’Alta Corte Pakistana ha ritenuto applicabile la procedura di estradizione anche a carico di Nazia Shaheen che peraltro non si è opposta alla richiesta estradizionale. In forza del giudizio dell’Alta Corte, il Governo Pakistano a metà agosto ha dato l’assenso per l’estradizione dell’arrestata. Nazia Shaheen è giunta nel primo pomeriggio di oggi 22 agosto presso l’aeroporto di Roma – Fiumicino da dove, espletate le formalità di rito, sarà presa in consegna dalla Polizia Penitenziaria e tradotta presso la Casa Circondariale di Roma in attesa della definitiva traduzione presso un carcere emiliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
"Con l'estradizione della madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, in arrivo oggi in Italia dopo essere stata arrestata in Pakistan a seguito di un mandato di cattura internazionale, si compie un fondamentale passo in avanti per il percorso di giustizia per la giovane diciottenne di origini pakistane barbaramente uccisa il primo maggio del 2021". Ha comunicato in una nota il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La donna, condannata alla pena dell’ergastolo con sentenza di primo grado dalla corte di assise di Reggio Emilia insieme al marito, era latitante dal primo maggio 2021, il giorno in cui era tornata in patria dopo l'omicidio della figlia. Dopo mesi di richieste e attese il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia della donna.
"Si tratta di un risultato frutto di una intensa e proficua collaborazione del Ministero della Giustizia con il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che rappresenta un efficiente esempio di sinergia istituzionale a servizio della giurisdizione. A nome del governo italiano voglio ringraziare le autorità pakistane per aver compreso l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze", ha concluso il Ministro Nordio.
foto archivio AGR