Roma, "Clonazione da Tiffany” in scena al Teatro Anfitrione l’11 e il 12 ottobre.
Si alza il sipario sul conflitto tra il progresso esasperato e l’elemento umano. Un uomo, vedovo inconsolabile, si fa irretire dalle lusinghe di un venditore di sogni impossibili e cede alla tentazione di un fantascientifico progetto di clonazione umana per poter riabbracciare la moglie


Clonazione da Tiffany locandina
(AGR) Un testo originale, esilarante, a tratti sorprendente, in grado di raccontare, attraverso il meccanismo della commedia, una tematica quanto mai contemporanea e inquietante: il conflitto tra il progresso esasperato e l’elemento umano.Gustavo Paletta, un uomo comune, di mezza età, vedovo inconsolabile, si fa irretire dalle lusinghe di un venditore di sogni impossibili e cede alla tentazione di un fantascientifico progetto di clonazione umana per poter riabbracciare la moglie tragicamente scomparsa.
L’esperimento riesce, ma contemporaneamente si innesca l’insanabile dissidio con la normale realtà quotidiana: come fa ad inserirsi un clone quando è stato già emesso un atto di morte? Come giustificarlo davanti ai parenti e agli amici? E sarà poi all’altezza delle aspettative?