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Medicina Biointegrata: l’Ergife di Roma ospita il VII Congresso Internazionale dal 14 al 16 Aprile

La Malattia. Pre, Post e Consecutio. L’Evoluzione Clinica del Paziente secondo la Visione Biointegrata.

printDi :: 13 aprile 2023 09:47
Medicina biointegrata

Medicina biointegrata

(AGR) La Malattia. Pre, Post e Consecutio. L’Evoluzione Clinica del Paziente secondo la Visione Biointegrata è il tema del settimo Congresso Internazionale di Medicina Biointegrata che si svolgerà a Roma dal 14 al 16 aprile 2023 e che durante le tre giornate di lavoro vedrà la presenza e il confronto di 46 esperti che in sette sessioni e otto workshop, si confronteranno sulle macerie lasciate dal lockdown, dalle forti limitazioni imposte dai Governi mondiali e sui radicali cambiamenti di salute e di stili di vita che sono stati generati dalla pandemia. 

La nuova umanità si ritrova dunque ad abitare  un mondo diverso, ad avere e ad affrontare  un vissuto diverso e inedito da quello che ognuno avrebbe potuto sognare o aspettarsi e, proprio in tale contesto i Governi supportati anche e soprattutto dalla scienza medica e in generale dalla scienza sono chiamati a dare risposte per affrontare i cambiamenti sociali in modo strutturato al fine di controllare anche l’impatto sulla spesa pubblica.

 

L'approccio biointegrato è, dunque, “medicina per il corpo” ma anche psicologia, sociologia e tutte quelle discipline che si occupano della sfera affettiva, sociale, relazionale.
In tal senso, la Medicina Biointegrata risulta di particolare interesse e profonda utilità sotto un profilo prettamente  “olistico” riservato al paziente visto non come un numero statistico portatore di un sintomo, ma come una complessità unica espressa nel “triangolo biointegrato”: ognuno ha proprie caratteristiche costituzionali ed è influenzato dall' ambiente in cui vive. Per questo ogni risposta, in termini di salute, deve essere “mirata”: specifica per il singolo individuo.

La Malattia in Atto, avente caratteri nosologici generali, assume comunque peculiarità del tutto individuali. Con l'attenuarsi e l'estinguersi dei sintomi, comunemente si parla di guarigione.

La visione Biointegrata porta invece a considerare un -POST- quale stato postumo in cui l’organismo ha necessità di attuare un reset per tornare gradualmente verso una condizione fisiologica ideale.

Una mancata attuazione di questo “reset” può creare problematiche di difficile diagnosi con i comuni mezzi d’indagine e l’impossibilità a introdurre dei percorsi terapeutici appropriati.

Ogni evento, quindi anche la malattia, non può non lasciare traccia nell’organismo che l’ha espressa: un’esperienza da “mettere in memoria”, non solo per migliorare la capacità di difesa, ma anche quale fenomeno vitale di crescita e maturità.

La visione Biointegrata interpreta tale memoria in forma olistica e non unicamente come un fenomeno del sistema immunitario. Se questo processo, per vari motivi, dovesse non risolversi compiutamente, può generare uno stato patologico che rappresenta la - CONSECUTIO- della malattia stessa.

La visione Biointegrata, con il suo linguaggio costituzionale, pone veramente al centro il paziente e non la sua malattia esaltando quelle che sono le caratteristiche di una vera arte: l’Arte Medica appunto.

 

 

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