Giovanni Palatucci, un uomo buono ed un eroe, la commemorazione dell'anniversario della morte a Dachau
La morte del commissario Palatucci è avvenuta il 10 febbraio 1945 a Dachau. La Questura di Roma, ha ricordato il suo sacrificio con una pianta d’ulivo, simbolo di forza e resistenza, proveniente dalle colline di Gerusalemme, piantumata nel giardino dell’Istituto Domizia Lucilla


La pianta di Ulivo piantata in ricordo del Commissario Palatucci
(AGR) In occasione dell’anniversario della morte del commissario Palatucci, avvenuta il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento di Dachau, la Questura di Roma, al fine di ricordare il suo nobile sacrificio, ha organizzato un’iniziativa in suo onore. Una pianta d’ulivo, simbolo di forza e resistenza, proveniente dalle colline di Gerusalemme e donata dalla Fondazione Keren Kayemeth Lelsrael Italia Onlus, è stata piantumata nel giardino dell’Istituto Superiore Domizia Lucilla – Sezione Agraria Federico Delpino, già da anni aderente al Progetto “Scuole Sicure”, e in occasione dell’anniversario è stata scoperta al suo fianco una targa in memoria dell’eroico funzionario di polizia, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri ed italiani, consapevole dei gravissimi rischi personali.
Hanno partecipato all’iniziativa, alla presenza del Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e del Questore di Roma Mario Della Cioppa, l’assessore alle attività produttive e alle pari opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, il vice presidente della Fondazione KKL Italia Onlus, Daniel Hayon, il presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo di Segni.
Anche alcuni studenti hanno voluto rendere omaggio alla figura del valoroso Funzionario di Polizia, leggendo alcuni passi tratti da “Se questo è un uomo” di Primo Levi.
La cerimonia si è conclusa con la lettura di un salmo da parte del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni e di monsignor Roberto De Odorico presidente dell’Associazione Giovanni Palatucci.